Giovani stranieri giudicano la seduta del Consiglio “Poco interessante”

SESTO FIORENTINO – In tempi in cui va di moda sentire la “voce del popolo”, sembra interessante l’opinione dei quattro ragazzi presenti alla seduta del Consiglio Comunale di questo pomeriggio per il progetto “Ero straniero, oggi cittadino”. Secondo Alban Gashi, David Bejko, Iden Toska, Juela Levani – questi i nomi dei tre ragazzi e della […]

SESTO FIORENTINO – In tempi in cui va di moda sentire la “voce del popolo”, sembra interessante l’opinione dei quattro ragazzi presenti alla seduta del Consiglio Comunale di questo pomeriggio per il progetto “Ero straniero, oggi cittadino”. Secondo Alban Gashi, David Bejko, Iden Toska, Juela Levani – questi i nomi dei tre ragazzi e della ragazza – il dibattito è tutt’altro che interessante; a parte alcuni temi come quello dell’incendio alla Misericordia di Quinto Basso “sono perlopiù discorsi inutili, come i richiami a Nelson Mandela”. E comunque “meglio questo consiglio delle altre scorse due volte”. In generale i quattro sono colpiti dal fatto che “i consiglieri si fanno perlopiù gli affari propri, chi esce, chi parla al cellulare, si vede che la maggior parte vengono perché devono venire, non è un bel comportamento”. C’è da dire che nella visione negativa che i ragazzi hanno del consiglio e dei consiglieri –  che sia colpa del progetto poco informativo o sia colpa del loro scarso interesse – molto dipende dal fatto che appaiono poco informati del ruolo dei consiglieri, del funzionamento delle votazioni, e infine del fatto che i consiglieri non sono dipendenti stipendiati. La loro visione però rimane quella.
Francesca Gambacciani