“Giuliano Pini”, antologica a La Soffitta e al Centro Berti

SESTO FIORENTINO – Dal 25 marzo al 6 maggio l’ottava edizione di AltoBasso, la rassegna di arte che unisce La Soffitta al Centro Berti, ospita “Giuliano Pini. Della libertà poetica”. Doveroso omaggio di Sesto, città dove Pini è morto il 27 maggio 2017 a 81, la mostra è una antologica che ripercorre la vita artistica […]

SESTO FIORENTINO – Dal 25 marzo al 6 maggio l’ottava edizione di AltoBasso, la rassegna di arte che unisce La Soffitta al Centro Berti, ospita “Giuliano Pini. Della libertà poetica”. Doveroso omaggio di Sesto, città dove Pini è morto il 27 maggio 2017 a 81, la mostra è una antologica che ripercorre la vita artistica del pittore dei grandi colori.

L’idea di AltoBasso nasce anni fa da un’intuizione del Comune di Sesto Fiorentino sviluppata da Francesco Mariani, coordinatore del gruppo La Soffitta Spazio delle Arti, e dalla storica dell’arte Giulia Ballerini. L’evento è organizzato dal gruppo La Soffitta Spazio delle Arti del Circolo Arci- Unione Operaia di Colonnata con la collaborazione del Comune di Sesto Fiorentino ed è stato reso possibile dalla disponibilità di Roberta Romanelli Pini che ha aperto agli organizzatori gli archivi di famiglia e collaborato alla selezione delle opere in mostra. La rassegna sarà corredata da un accurato catalogo edito da Polistampa Edizioni- Firenze con, all’interno, importanti testimonianze e testi critici.

La mostra racconta oltre 60 anni di percorso artistico di Pini dalla sua prima apparizione pubblica del 1955 nella mostra-concorso “Ritratto contemporaneo” alla Casa di Dante a Firenze. Pini, che aveva fatto i primi passi nello studio del pittore Arrigo Dreoni, era stato incoraggiato a perseverare anche da Ottone Rosai. Pian piano sono arrivati i riconoscimenti, sempre più importanti, e le mostre sono diventate decine e decine. Il suo stile è unico. L’ultimo evento cui ha partecipato – insieme a Fuad e Giampaolo Talani – è stato la mostra “Meriggio fiorentino” organizzata dall’amico Paolo Nocentini, nell’ambito dell’Estate Fiorentina nel luglio 2016, nelle tre grotte del Poggi sotto la balconata di piazzale Michelangelo. Ritiratosi negli anni ottanta-novanta nella tranquilla Cavriglia (l’ultimo trasferimento sarà poi quello a Sesto Fiorentino) ha avuto la gioia di vedersi intitolare la Sala della Giunta del Municipio. Il Comune di Cavriglia, partner della mostra “Giuliano Pini – Della libertà poetica”, ha poi voluto istituire anche un premio annuale di pittura a lui dedicato che coinvolge le scuole del territorio.

“Per Sesto Fiorentino è un grandissimo onore ospitare questo evento espositivo – sottolinea Francesco Mariani, coordinatore del progetto, responsabile del gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata – perché il fascino delle opere di Giuliano Pini è straordinario e siamo orgogliosi di essere i primi a rendergli omaggio a un anno dalla sua scomparsa”.

La mostra “Giuliano Pini – Della libertà poetica” sarà aperta, ad ingresso gratuito, in entrambe le sedi espositive con i seguenti orari: dal martedì al sabato 16-19; festivi 10,30- 12,30 e 16-19; lunedì chiuso.