Gronchi (Confesercenti): “La Pasqua senza turisti costerà alla Toscana 1,4 milioni di mancate presenze alle strutture ricettive”

FIRENZE – “Per il turismo il 2021 somiglia sempre di più a un nuovo 2020…”. E’ amareggiato il presidente di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi, e non lo nasconde. Soprattutto in questi giorni in cui ci stiamo avvicinando alle festività pasquali. “Lo stop di Pasqua – dice Gronchi – è l’ennesima “ripartenza svanita” dall’inizio dell’anno: tra […]

FIRENZE – “Per il turismo il 2021 somiglia sempre di più a un nuovo 2020…”. E’ amareggiato il presidente di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi, e non lo nasconde. Soprattutto in questi giorni in cui ci stiamo avvicinando alle festività pasquali. “Lo stop di Pasqua – dice Gronchi – è l’ennesima “ripartenza svanita” dall’inizio dell’anno: tra le restrizioni di capodanno, la cancellazione all’ultimo minuto della stagione sciistica e le nuove zone rosse, la seconda ondata ha fatto sparire quasi 2 miliardi di consumi turistici nella nostra regione. Un grave colpo per tutta l’economia, non solo per il turismo”.

Le stime del Centro Studi Turistici di Confesercenti evidenziano infatti come una Pasqua senza turisti costerà alla Toscana oltre 1,4 milioni di mancate presenze (in Italia saranno -11,3) con una perdita di fatturato di 184 milioni: “Una perdita importante, soprattutto se si considera che le festività pasquali, quest’anno, sono di fatto l’unica occasione per un ponte primaverile, visto che il 25 aprile da calendario coincide con la domenica e il 1 maggio è sabato”.

“Lo stop pasquale – ha proseguito Gronchi – segue una partenza d’anno disastrosa: la debacle della stagione invernale ha bruciato circa 4 miliardi di fatturato in tutto il paese e causato danni ingentissimi alla montagna Toscana, in particolare quella Pistoiese e l’Amiata. Le imprese non lavorano ormai da un anno, e non vedono una via d’uscita. E il Decreto legge Sostegni si è dimostrato deludente: le risorse messe a disposizione basterebbero a malapena a coprire le perdite di Pasqua. Gli interventi a favore delle imprese devono essere adeguati alla crisi che sta vivendo il settore: ci rincuora la promessa di Draghi di nuovi stanziamenti e l’ipotesi di una road map per le riaperture”.