CAMPI BISENZIO – Proseguono “I diari del tandem” e questa volta le due ruote sono passate da Santa Maria, in un immaginario cinema… proiettato sui muri.
I giochi di Santa Maria sono giochi senza frontiere. Per capirci, possono venire anche quelli di S. Lorenzo, S.Martino, La Villa, Capalle e persino quelli di là dal ponte. Per non parlare di quelli di S. Angelo, S.Donnino e S. Piero a Ponti che, comunque, sono sempre i benvenuti. Insomma sono giochi aperti a tutti. A dire la verità gli organizzatori li hanno chiamati Urban Games e credo di interpretare le loro intenzioni al meglio se scrivo che sono veramente degli Urban Games without frontiers.
Urban Games è un progetto che vuole essere un modo nuovo di fare comunità per realizzare insieme dei cambiamenti per rigenerare, migliorare gli spazi dove viviamo. Il primo appuntamento è giovedì 13 settembre nei giardini di Via Garcia Lorca. A seguire cena al Porto delle Storie. Poi per tutto il mese di settembre ci saranno dei laboratori che si concluderanno con la realizzazione sul muro della palestra Rodari di un murales che racchiuderà le storie scritte e raccolte dagli abitanti di Santa Maria. Santa Maria è bella così com’è, ma lo può essere ancora di più. Si dai. Sulla locandina Urban Games è scritto con le lettere costruite utilizzando un bel gioco antico, il Meccano. Il sottotitolo è interessante e invitante: la rigenerazione è un gioco da ragazzi.
A me ed al mio amico Michele Arena non c’è parso il vero si sperimentare il nuovo gioco della rigenerazione. A modo nostro. E se poi è un gioco da ragazzi… E quindi nel nostro giro in tandem di oggi abbiamo cercato i muri migliori di Santa Maria da utilizzare come degli schermi cinematografici. Anche questa è rigenerazione perché un muro è un muro, ma può essere anche altre cose, può essere anche rigenerato come cinema. E non è finita qua, perché abbiamo pensato anche quali film proiettarci. Sul tema della rigenerazione, ovviamente.
Di solito si pensa che riqualificare una città significhi mettere ordine. A “Pleasantville” succede esattamente l’opposto. La cittadina della serie TV in cui vengono catapultati Tobey McGuire e Reese Witherspoon grazie a un telecomando magico, è un posto perfetto, curatissimo e in bianco e nero. Saranno il sesso, l’amore e la creatività a stravolgere la città riportando i colori e un po’meno di ordine, ma sicuramente più felicità. I nostri occhi l’hanno proiettato sul muro arancione di una casa nei giardini di via Giusti 7, sede del Porto delle Storie e della Coop. Macramè, promotrice del progetto insieme ad altri soggetti. Nel film “Be kind rewind” il cinema salva un quartiere degradato. Ma non il cinema inteso come luogo, mura e poltroncine. No, quello delle storie e delle persone. Quando la videoteca storica che dà il nome al film rischia di chiudere per un problema che smagnetizza tutte le VHS, gli abitanti del quartiere decidono di girare il film della storia del proprietario. Saranno le relazioni che nasceranno durante le riprese amatoriali ad essere il motore della rigenerazione urbana che riporterà il quartiere a sentirsi comunità. Non la vernice o l’asfalto che ricopre le buche. Questa storia di rigenerazione umana come vero motore di una rigenerazione urbana non poteva che essere proiettata sulle mura del castello sull’argine del Bisenzio proprio di fronte all’Albereta.
Ma la rigenerazione è comunque una scommessa tutta da vivere e da vincere. Come nel caso del film “Svegliati Ned”, dove 2 amici di Ned riusciranno a coinvolgere un’intera comunità di un paesino irlandese per riscuotere la vincita ad una lotteria del povero Ned morto sul colpo appena saputo l’ammontare della vincita. E ce la faranno convincendo il funzionario del Ministero. Il muro del castello di fronte all’argine del Bisenzio all’altezza dell’Albereta è perfetto. La rigenerazione dà sicurezza. Lo sanno bene i quattro poliziotti di una stazione di polizia di un piccolo paese della Svezia che si vedono arrivare un giorno un’ispettrice che comunica loro una notizia: la stazione di polizia verrà chiusa perché inattiva. In pratica non c’è bisogna della polizia perché non ci sono reati. Ed allora loro s’ingegnano ad inventarsi o simulare dei crimini insieme alle vittime. E’ quanto accade nel film “Kops”. Noi l’abbiamo visto sul muro nel giardinetto di via Monti prima dell’ingresso della piccola galleria che porta in via Tosca Fiesoli. Io e Michele ci siamo divertiti come dei ragazzi giocando al nostro personalissimo gioco della rigenerazione. Ma ci sono altri modi. Sperimentateli partecipando a Urban Games. Attenti però perché la rigenerazione è un gioco da duri. John Belushi qualche anno fa disse così: “quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”. E chissà se non si riferisse proprio alla rigenerazione urbana…
Giovanni Grossi
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
La cena è a ingresso libero e gratuito. Per partecipare ai laboratori è necessaria l’iscrizione. Se vuoi avere informazioni vieni a trovarci nella sede di Macramè in Via Giusti 7 a Campi Bisenzio e/o scrivi a info@coopmacrame.it o telefonate a 340/6201078