“I diari del tandem”: fiori di seta

CAMPI BISENZIO – Massimo e Nima, Massimo Barsotti e Nima Keshavarzi per la precisione, hanno cognomi che richiamano provenienze lontane tra di loro, facce che fanno pensare al fatto che non possono essere nati proprio nello stesso decennio, carte d’identità e passaporti differenti, storie e quindi, di conseguenza, pensieri e parole diversi. Massimo e Nima […]

CAMPI BISENZIO – Massimo e Nima, Massimo Barsotti e Nima Keshavarzi per la precisione, hanno cognomi che richiamano provenienze lontane tra di loro, facce che fanno pensare al fatto che non possono essere nati proprio nello stesso decennio, carte d’identità e passaporti differenti, storie e quindi, di conseguenza, pensieri e parole diversi. Massimo e Nima hanno però la stessa identica passione, una passione che è anche una ragione di vita, una passione che, contemporaneamente, esalta e annulla tutte le differenze possibili: la musica. Se esistesse una carta d’identità artistica, questa, per Massimo e Nima, sarebbe emessa dallo stesso Comune: Campi Bisenzio. Sì perché le storie di Massimo e Nima e quindi, di conseguenza, anche la loro passione, la musica, si sono incontrate qui a Campi Bisenzio. Per qui è cominciata una sana collaborazione tra la Scuola di Musica di Massimo Barsotti e l’Orchestra la Filharmonie di Nima Keshavarzi. “L’Orchestra la Filharmonie, con i suoi oltre quaranta elementi è il cuore pulsante, la prima ragion d’essere dell’omonima associazione. L’entusiasmo e la giovane età dei musicisti si unisce a un profilo professionale già prestigioso, che vanta esperienze con importanti formazioni cameristiche e orchestrali. La Filharmonie affronta flessibilmente la musica sinfonica e cameristica, il teatro musicale e le nuove forme espressive”. A parlare è Nima Keshavarzi. Cerco di memorizzare più parole possibili mentre pedaliamo dal Teatrodante Carlo Monni verso la Scuola di musica di Massimo Barsotti. Nel giardino della Scuola, tra i bellissimi alberi dalla folta e grande chioma di Albizia Julibrissin, incontriamo Massimo. L’Albizia Julibrissin è una pianta introdotta in Italia da Filippo della famosa famiglia fiorentina degli Albizi ed il nome botanico Julibrissin deriva da una parola persiana che significa “fiore di seta”. Un omaggio alle origini di Nima. Massimo ci fa entrare nel suo regno e ci dà il benvenuto con un suo omaggio: un piccolo concerto al piano. Ascoltiamo in silenzio “Rhapsody in Blue” di George Gershwin. Un musicista che ha fatto della commistione dei generi musicali un suo punto di forza. Nuovi fiori di seta possono nascere a tutte le latitudini. Applausi, baci e abbracci e sotto le Albizie, nell’attesa della nuova fioritura di fiori di seta, non ci resta che riscaldarci ascoltando il racconto di una nuova fioritura, quella dell’Orchestra di Nima. “Dopo appena due anni di attività, e conclusa la prima stagione l’Orchestra è stata riconosciuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali tra le migliori orchestre Under 35 nel panorama nazionale. La Filharmonie è, inoltre, vincitrice del concorso Smart&Coop 2017 sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e Legacoop Toscana, progetto che mira a promuovere la creazione di imprese culturali Cooperative. Infatti, di recente nasce “Filo Armonico soc.coop”, una delle poche cooperative orchestrali italiane portando al centro il tema dell’occupazione giovanile nel settore artistico e facendo leva sul significato simbolico dell’orchestra stessa come l’insieme armonioso di tanti individui uniti nella democrazia dell’ascolto e del fare musica insieme”. Bello. Mentre Nima parla prendo appunti per non dimenticare nulla di quello che Nima mi sta raccontando. Foto e ripartenza in bici verso il Teatrodante Carlo Monni. “La Filharmonie fin dagli esordi ha ricevuto l’attenzione e la generosa ospitalità del Teatrodante Carlo Monni, della sua dirigenza e dell’amministrazione cittadina. Dopo i primi successi al Teatrodante Carlo Monni nasce l’idea di creare, attraverso il teatro stesso e una rete ampia di realtà storiche e rinomate del territorio, una stagione stabile di opera e concerti a Campi Bisenzio. In questa direzione è di particolare valore la collaborazione con la Scuola di Musica di Campi e il suo direttore Massimo Barsotti dove si svolgeranno alcuni concerti della stagione 2018/2019. Massimo sarà presente in veste di solista al nostro “Concerto di Carnevale” il prossimo 3 marzo 2019 al teatro. Il 30 novembre alle 21 c’è stato “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini in una nuova versione drammaturgica con la regia di Andrea Bruno Savelli. Il prossimo appuntamento è il 18 dicembre. Un appuntamento importante, molto importante: avremo l’onore di ospitare sul podio il celebre direttore d’orchestra, maestro Roberto Abbado”. Nima parla con passione in piazza Dante di fronte al teatro. Probabilmente non si è nemmeno accorto che io sono già sceso dal tandem. Mi sorride e continua a parlare. “Da non perdere gli appuntamenti più intimi di musica da camera nel Foyer del teatro e alla Scuola di musica di Campi. Come fondatore e direttore stabile dell’Orchestra mi trovo ad affiancare al lavoro artistico anche quello del manager e dell’operatore culturale. C’è chiaramente un team organizzativo che si occupa di tutti gli aspetti gestionali e promozionali de La Filharmonie che unisce le varie competenze necessarie. I primi passi di un progetto così richiedono grandi sacrifici da parte di ciascuno ma la speranza è che questa diventi una realtà sempre più radicata sul territorio e un punto di riferimento per il nostro pubblico. E’ bello sentirsi l’orchestra del teatro di Campi, di Campi e dei suoi cittadini. Non v’è esempio migliore di un’orchestra sinfonica a rappresentare una comunità armoniosa nel segno della bellezza”. Già, nel segno della bellezza… gli alberi hanno radici e fanno fiori, gli uomini hanno gambe per camminare e per portare fiori dove più gli pare e gli aggrada così da poter far nascere nuovi alberi e nuovi fiori…nel segno della bellezza. Grazie Massimo e grazie Nima. Ciao Nima.

Giovanni Grossi