“I diari del tandem”: la notizia nella Piana va sana e va lontana

CAMPI BISENZIO –  Questa volta sul tandem ci siamo finiti noi. Insieme a Giovanni Grossi siamo partiti da Spazio Reale, dove da qualche settimana Piananotizie ha una nuova (e bella) sede e, pedalata dopo pedalata ci siamo spostati sul fra San Donnino, San Mauro ma soprattutto fra i ricordi. Ecco come. Uno spazio reale d’informazione […]

CAMPI BISENZIO –  Questa volta sul tandem ci siamo finiti noi. Insieme a Giovanni Grossi siamo partiti da Spazio Reale, dove da qualche settimana Piananotizie ha una nuova (e bella) sede e, pedalata dopo pedalata ci siamo spostati sul fra San Donnino, San Mauro ma soprattutto fra i ricordi. Ecco come.

Uno spazio reale d’informazione sulla Piana. La nuova sede di Piananotizie è, guarda un po’, proprio a Spazio Reale a San Donnino. La notizia nella Piana va sana e va lontana. Meglio se in tandem. L’appuntamento con Pier Francesco Nesti, niente meno che il direttore di Piananotizie, è al bel nuovo ingresso di Spazio Reale dove, su una nuova struttura c’è scritto “Benvenuto” in diverse lingue. Per arrivare qui ho incrociato due ragazzi allo Zanzibar in piazza della Costituzione, con i biglietti in mano del concerto dei Guns’n Roses. Impazienti, stavano aspettando un amico per andare al concerto al Visarno. Incuriosito, nell’attesa del verde al semaforo che regola il senso unico alternato nel centro di San Donnino, ho cercato al cellulare su Youtube, la canzone “Sweet child o’ mine”. Ho trovato la versione (bellissima) del film “Captain Fantastic”. Nell’attesa del verde al semaforo che regola il senso unico alternato al cimitero sono riuscito ad ascoltarla per intero. Ma quanti semafori ci sono  San Donnino? “Ciao Pierfi”. “È la prima volta che salgo su un tandem, come si fa?”. “Tranquillo, nel tandem si pensa con i piedi, ascolta i miei piedi e lasciati guidare”. “Sarà…”. Il tempo di qualche battuta sulle elezioni e di una leggera goccia di sudore che siamo già arrivati al ristorante Angiolino. “Sono due mesi che non vengo da voi a mangiare”. Barbara, la cameriera, mi chiede: “Perchè?”. “Perchè sono un cretino”. Risate. Il tempo di un caffè e di qualche foto. La foto di gruppo ce la fa un ragazzo di Bergamo che, scopriamo, viene ogni tanto a mangiare da Angiolino. Oggi è qui per il concerto dei Guns’n Roses. La pecora è Rock. Provo a canticchiargli “Sweet child o’mine”. Nuvole all’orizzonte si addensano su di noi in attesa che io continui a canticchiare. Recepisco il messaggio (conosco da sempre il linguaggio delle nuvole): smetto di cantare, le nuvole si allontanano e il ragazzo di Bergamo fa la foto. Sweet Bergamo Alta. Molto sweet. Ricordi giovanili. Si riparte dalla stazione di San Donnino. Il drittone dei Bassi ci porta al Valico. Dai Bassi agli alti del Valico la pedalata è breve. Al Valico non poteva mancare la salita. Sennò che Valico è? Dal ponte di San Mauro si vede tutta la bellezza del molino e del Bisenzio e, soprattutto, si ha chiara l’unicità della grandezza della Piana. Una terra dilatata che va dai monti della Calvana e di monte Morello fino al fiume Arno. Nel mezzo Campi con il Bisenzio che la taglia nel mezzo da nord a sud. Non bisognerebbe mai dimenticarlo che viviamo in un bel posto. Si, proprio in un bel posto. C’è il tempo per un po’ di nostalgia. Pier Francesco si lascia andare ai ricordi…. “Mi raccontava mio babbo che qui nel Bisenzio un tempo c’erano i lavatoi e da ragazzi facevano anche il bagno, altri tempi…”. Ma non è finita qui: “Si narra anche che più in là, verso Signa, sotto l’argine alla fine della seconda guerra mondiale siano state nascoste delle armi, mai trovate…”. Bello il Valico, luogo di ricordi e di nostalgia.  Ora si ripedala in discesa. Per poco però perché nella Piana si pedala in piano. Sennò che Piana è? Ritorniamo alla partenza. C’è uno Spazio Reale d’informazione che Piananotizie sta coprendo egregiamente con notizie e approfondimenti. Uno spazio che riesce a dare una risposta a una richiesta da parte di un pubblico sempre crescente che vuol sapere che gli succede intorno, o, più precisamente, nell’intorno più vicino. C’è una sana voglia che qualcuno ce la racconti questa nostra Piana. Senza gridare. Perché la notizia nella Piana va sana e va lontana. E al centro della Piana c’è Campi. O no?

Giovanni Grossi