I misteriosi numeri sulle case di piazza Ginori

SESTO FIORENTINO – Sullo stipite c’è scritto otto, ma il numero civico è quattro. Poco più in là su un altro palazzo un altro 8, ma non ci si può sbagliare: è il 411 di via Gramsci. I misteriosi numeri sui palazzi signorili che circondano piazza Ginori infatti non indicano il numero della casa, ma […]

SESTO FIORENTINO – Sullo stipite c’è scritto otto, ma il numero civico è quattro. Poco più in là su un altro palazzo un altro 8, ma non ci si può sbagliare: è il 411 di via Gramsci. I misteriosi numeri sui palazzi signorili che circondano piazza Ginori infatti non indicano il numero della casa, ma l’anno di realizzazione. Accanto alla scritta in numeri romani MDCCCXXIX, cioè 1929, c’è l’ indicazione ottavo, cioè l’ottavo anno dell’era fascista. Si tratta appunto di un retaggio del regime, che voleva che in tutti i giornali, i monumenti, i documenti ufficiali – insomma, in ogni caso si avesse da segnare la data- accanto alla numerazione “normale”, del calendario gregoriano, ci fosse la data del nuovo calendario dell’era fascista che contava a partire dalla marcia su Roma, il 28 ottobre 1922.
Questo è uno di quei rari casi in cui si ritrovano iscrizioni e targhe risalenti al ventennio; la maggior parte furono difatti distrutte, durante o subito dopo la guerra. Una delle targhe più conservate si trova in via Alessandro Volta, dove era la vecchia cooperativa agraria (foto), ed è infatti un elogio di eroici agricoltori.
Aperta la sfida in tutta la piana a trovarne altre.
Francesca Gambacciani