I sapori della piana a Taste, la fiera delle eccellenze

FIRENZE – A Taste2013, la fiera dedicata alle eccellenze del gusto italiano, il gusto parlava anche calenzanese, sestese e campigiano. Erano ben tre le aziende presenti alla kermesse alla Stazione Leopolda di Firenze, che chiude i battenti oggi: il panificio Vannini di Calenzano, il pastificio Michele Portoghese di Campi Bisenzio e Officina alimentare italiana che […]

FIRENZE – A Taste2013, la fiera dedicata alle eccellenze del gusto italiano, il gusto parlava anche calenzanese, sestese e campigiano. Erano ben tre le aziende presenti alla kermesse alla Stazione Leopolda di Firenze, che chiude i battenti oggi: il panificio Vannini di Calenzano, il pastificio Michele Portoghese di Campi Bisenzio e Officina alimentare italiana che ha la sede a Donoratico e a Sesto Fiorentino.

Il panificio Vannini esiste dal 1932, quando la nonna di  Barbara Zerini, settimellese decise insieme al marito di dare avvio all’attività. Il negozio storico era a La Chiusa. Prima solo pane, che è diventato famoso in tutta la piana: è in vendita in molte botteghe ancora oggi. Poi è arrivata la linea dolciaria: cantucci classici o speciali (come quelli ai fichi, al cioccolato e pepe rosa), i dolci per le ricorrenze come i panettoni e i panforti. C’è poi una linea di prodotti che ha ottenuto la certificazione biologica da Probios. Farine e spezie sono, dove possibili, tutte toscane. “Tutta la famiglia lavora in azienda – racconta Zerini – e ci sono altri tre dipendenti. Per i clienti possono acquistare direttamente da noi nel negozio in via Roma al numero 39, dove siamo dal 1966. Facciamo anche cose su ordinazione, oltre al pane fresco tutti i giorni”. Non solo Calenzano però: il panificio esporta i propri prodotti anche in Germania, Belgio, Inghilterra e Stati Uniti. Per info http://www.panificiovannini.com/

Edoardo Portoghese
Gregorio Portoghese

A due stand di distanza a Taste era presente un’altra realtà della piana: il pastificio Michele Portoghese. Tantissimi i colori delle confezioni, a connotare la lunghezza e i tipi della pasta. Portoghese è arrivato una ventina di anni fa dalla Puglia e ha aperto il suo laboratorio a Campi Bisenzio, in via Castronella, 142 dove oggi lavorano sette dipendenti. Qui la pasta viene fatta ancora artigianalmente con essiccazione naturale dopo la trafilatura. Ore di risposo che si sentono nella pasta finita, soprattutto quando va a sposare i sughi, toscani e non. “Le farine vengono tutte dalla Puglia – spiega Gregorio, il figlio del proprietario, addetto all’export – perché secondo noi si prestano meglio a questo tipo di lavorazione. Esportiamo molto in America, sulla West Coast e adesso si sta aprendo il mercato giapponese, molto attento alle eccellenze”. La loro pasta si può trovare in botteghe specializzate o locali, come l’Enoteca Lombardi o l’Enoteca Alessi a Firenze. Per info http://www.micheleportoghese.com

IMG_2276Infine, Officina alimentare con le sue due linee “La casa di caccia” e Maremma com’era” presentava a Taste una nuova linea di “Pret a manger”: sughi pronti da essere accompagnati al pane per farne una ribollita o il lampredotto in zimino. La ricetta e la composizione della ribollita è stata studiata da Andrea Gori, chef di Burde, storico locale fiorentino. Officina alimentare ha le linee produttive a Donoratico, ma tutta la parte commerciale a Sesto Fiorentino. Conserve, sughi, tutte le materie prime sono toscane e in gran parte a chilometro zero. Per info http://www.officinaalimentareitaliana.it/

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