CAMPI BISENZIO – Promuovere la solidarietà a partire da un consumo più consapevole: questo l’ambizioso progetto delle “Botteghe di prossimità” per avvicinare produttori, commercianti e cittadini e combattere lo spreco alimentare. L’iniziativa, promossa dal Comune di Campi Bisenzio con il contributo della Regione Toscana, vuole mettere a sistema alcune delle pratiche di vicinato più efficaci: dalla spesa sospesa alla distribuzione solidale, passando dal sempre più importante ruolo sociale dei Gas (Gruppi di acquisto solidale).
Il progetto “Botteghe di prossimità” ha già vissuto infatti una prima fase di presentazione diretta alle botteghe del centro e di San Donnino. Una mappatura sociale delle attività, curata da Narrazioni Urbane, ha individuato numerosi negozi sensibili al tema del commercio di vicinato; questi hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e già si sono immaginate con loro iniziative di raccolta e redistribuzione delle derrate alimentari per aiutare le fasce più fragili della popolazione. L’obiettivo del progetto è infatti coinvolgere i cittadini come fruitori e allo stesso tempo sostenitori attivi delle “Botteghe di prossimità”, valorizzando il rapporto fiduciario che li lega a tante piccole attività locali.
Come spiega Giorgia Salvatori, assessore alla partecipazione e distretto economia civile: “Il cibo può essere il mezzo per coniugare solidarietà, lotta allo spreco e partecipazione. Per questo il progetto vuole mettere insieme esperienze già affermate, realtà locali, associazioni di categoria, cittadini e commercianti. Un modo per dare supporto alle fragilità mettendo al centro il cibo ed il commercio di vicinato”. Anche il sindaco Emiliano Fossi plaude all’iniziativa: “Negli ultimi due anni, abbiamo capito che riscoprire la prossimità significa immaginare un’economia basata sulla fiducia reciproca. Il lockdown ha dimostrato la grande coesione della nostra comunità: il progetto “Botteghe di prossimità” vuole dare continuità alle tante buone pratiche che abbiamo visto nascere spontaneamente sul territorio, facendo leva sulla vivacità e la solidarietà del tessuto associativo campigiano”.