Il “caro energia”? Per combatterlo serve anche alzare la temperatura dei condizionatori. Dibattito di Energia Democratica Prato a Casale

PRATO – E’ stato un dibattito davvero ricco di spunti di riflessione quello che si è svolto ieri, 24 giugno, nello spazio esterno del circolo Verdi di Casale, a Prato, dove fino a domani, domenica 26 giugno, si sta svolgendo la festa de L’Unità, la prima sul territorio pratese. Un dibattito organizzato da Energia Democratica […]

PRATO – E’ stato un dibattito davvero ricco di spunti di riflessione quello che si è svolto ieri, 24 giugno, nello spazio esterno del circolo Verdi di Casale, a Prato, dove fino a domani, domenica 26 giugno, si sta svolgendo la festa de L’Unità, la prima sul territorio pratese. Un dibattito organizzato da Energia Democratica Prato su un tema, purtroppo, di stretta attualità come il caro energia e moderato dal nostro direttore Pier Francesco Nesti. E se anche la locandina che pubblicizzava l’evento puntava – giustamente – l’attenzione su quello che stiamo vivendo, ovvero che il “Caro energia è un macigno per le famiglie e un ostacolo alla ripresa delle aziende”, ognuno dei presenti ha provato a lanciare un messaggio di positività e alcune di quelle che potrebbero essere le linee guida per uscire da questo momento estremamente complicato.

Introdotti da Andrea Dominijanni, coordinatore provinciale Energia Democratica Prato, da sempre attento a determinato tematiche, ad alternarsi sul palco sono stati Paolo Abati, direttore generale Estra, Fabio Berni, segretario regionale Filctem Cgil Toscana, Stefano Betti, presidente Prato Futura e titolare della Vaporizzo Lia srl, e Francesco Viti, presidente della filiera della moda di Cna Toscana Centro. E quella che si è sviluppata, come ci tiene a sottolineare anche Energia Democratica Prato, “è stata una serata partecipata e molto interessante, per comprendere meglio la portata della crisi energetica che stiamo attraversando, le prospettive per famiglie e per le imprese, le proposte per il medio e lungo periodo”.

Partendo per esempio da alcune, semplici regole, come quella, che in molti non prendono minimamente in considerazione, di abbassare il termostato del riscaldamento in inverno e alzare quello dell’aria condizionata in inverno. Ma anche quella di affidarsi a fonti energetiche alternative, come potrebbe essere per esempio l’eolico, ma soprattutto di verificare la fattibilità concreta di attuare, in questo caso in prospettiva, politiche industriali energetiche serie, perché uno dei messaggi emersi dalla serata lascia spazio a poche interpretazioni, ovvero che non c’è più tempo da perdere, anche perché è improbabile che, almeno fino al 2023, la situazione possa migliorare. Senza contare il fatto che quella attuale è una situazione geopolitica definita “particolare”, vissuta sulla propria pelle in primo luogo dagli ucraini e dai russi ma che gioco forza condiziona il nostro vivere quotidiano.

Tutto questo partendo dai numeri, dalle analisi fornite, anche di recente, da Cna e Cgil nei rispettivi ambiti: “Gli interventi approvati fino a ora dal Governo sono stati utili, ma hanno di fatto solo tamponato una ferita. Adesso vanno integrati in tempi strettissimi e, soprattutto, occorre individuare soluzioni efficaci e strutturali, che guardino al futuro e oltrepassino l’emergenza”. Tutto questo evidenziato e rafforzato dalle parole del sottosegretario Anna Ascani con un intervento a distanza mentre il segretario del Pd pratese, Marco Biagioni, ha portato il proprio saluto insieme, fra gli altri, all’assessore Benedetta Squittieri.