Il Consiglio boccia la mozione per i corsi di autodifesa femminili. Baratti “incomprensibile”

CALENZANO – La bocciatura da parte del Consiglio comunale dei corsi di autodifesa femminili gratuiti proposti dal consigliere di Forza Italia, Daniele Baratti, per il consigliere azzurro è “incomprensibile”. “Ancora più incomprensibili – dice Baratti – sono state le motivazioni e soprattutto le modalità con le quali siamo arrivati a non promuovere tale mozione. Preciso […]

CALENZANO – La bocciatura da parte del Consiglio comunale dei corsi di autodifesa femminili gratuiti proposti dal consigliere di Forza Italia, Daniele Baratti, per il consigliere azzurro è “incomprensibile”. “Ancora più incomprensibili – dice Baratti – sono state le motivazioni e soprattutto le modalità con le quali siamo arrivati a non promuovere tale mozione. Preciso che dopo l’illustrazione della stessa, l’assessore Padovani si è espressa favorevolmente alla proposta pur ponendo alcuni dubbi sulla gratuità del corso. Nonostante mi sia reso disponibile a modificare il testo togliendone la gratuità, la maggioranza ha chiesto una breve sospensione durata oltre il tempo previsto.”

Baratti sottolinea che una volta ripresi i lavori del Consiglio “la maggioranza – dice il consigliere – ha dichiarato che l’atto non era ricevibile in quanto la discussione avrebbe richiesto ulteriore tempo (nonostante l’atto fosse stato depositato da oltre una settimana)”.

Secondo Baratti la mancata approvazione della mozione, sarebbe dovuta “alla sua provenienza”. “Eppure – prosegue Baratti – la violenza in genere non ha colore, non ha partito, ma solo diritto unico ed inviolabile quale quello della difesa della donna. Posso capire che il Comune di Calenzano non abbia disponibilità economiche a sufficienza per un progetto di autodifesa ma non posso dimenticare tutte le spese superflue effettuate dallo stesso in questi anni e da me contrastate. Il corso di difesa da me proposto poteva essere benissimo condiviso dalla maggioranza per dare anche un senso di unità e unicità per ciò che concerne la violenza delle donne più volte vittime di soprusi e abusi”.