Il Drago e gli stranieri: un laboratorio teatrale per gli studenti

CAMPI BISENZIO – Debutterà a maggio del prossimo anno al Teatrodante Carlo Monni il saggio conclusivo del laboratorio teatrale frutto del un progetto dal titolo “Il Drago e gli stranieri” avviato da dirigente scolastico Cristina Domenichini dell’istituto comprensivo Statale Margherita Hack, con il sostegno all’interno dell’iniziativa “Per chi crea” (progetto finanziato e sostenuto dalla Siae  e […]

CAMPI BISENZIO – Debutterà a maggio del prossimo anno al Teatrodante Carlo Monni il saggio conclusivo del laboratorio teatrale frutto del un progetto dal titolo “Il Drago e gli stranieri” avviato da dirigente scolastico Cristina Domenichini dell’istituto comprensivo Statale Margherita Hack, con il sostegno all’interno dell’iniziativa “Per chi crea” (progetto finanziato e sostenuto dalla Siae  e dal MiBACT). Il progetto è curato dagli attori e registi Manola Nifosì, Sergio Aguirre e Luigi Monticelli del Centro Iniziative Teatrali, in collaborazione con altre Associazioni del territorio (Cooperativa sociale Macramè e Spazio Arte) il Comune di Campi Bisenzio e il Teatrodante Carlo Monni.

“Il Drago e gli stranieri – spiegano i curatori del progetto – è un progetto dedicato ai giovani e che mira, attraverso il teatro e le arti, a promuovere il dialogo interculturale e l’inclusione sociale. Il percorso teatrale sarà dedicato alla tematica dell’integrazione, della relazione con l’Altro, alla decostruzione degli stereotipi e alla lotta al pregiudizio. Valorizzare la Differenza è un momento valido per rafforzare la nostra identità, bisogna puntare sulla relazione e il confronto con l’Altro. Il Differente è l’altro da noi, è colui che vogliamo conoscere, con cui vogliamo interagire. L’ascolto è uno strumento fondamentale per il confronto con gli altri. Ma non può esistere il dialogo se non si ha la capacità di ascoltare. Siamo partiti dalla convinzione che dovevamo partire da un racconto, da un archetipo: la fiaba del Drago di Schwarz. Appropriarsi della storia giocando i ruoli e le funzioni rappresentate, giocare i punti di vista, individuare la struttura mafiosa partendo da una metafora”.

Gli studenti coinvolti sono 45 tra bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado.

“Il Drago e gli stranieri – proseguono i curatori del progetto – vuole essere uno spazio d’incontro e di scambio tra culture diverse attraverso la partecipazione attiva e il lavoro di gruppo di italiani, nuovi italiani, migranti, richiedenti asilo, seconde generazioni, docenti e professionisti di teatro. Con questo progetto ci proponiamo di sperimentare modalità non-formali di apprendimento; creare spazi per l’espressione dell’individuo e la partecipazione sociale;  promuovere il lavoro di gruppo finalizzato al dialogo fra persone diverse per conoscere meglio l’altro, le sue tradizioni, le sue origini, i suoi percorsi, i suoi viaggi e storia personale; combattere gli stereotipi sui migranti diffusi nell’opinione pubblica;  promuovere la diffusione della cultura e dell’arte attraverso le tecniche teatrali come strumenti di lavoro per favorire il dialogo interculturale; migliorare la cooperazione e lo scambio di pratiche e metodi artistici;  attraverso il linguaggio teatrale stimolare la creatività, l’espressività e la capacità  comunicativa dei partecipanti,  promuovere buone prassi di legalità, cittadinanza attiva e partecipata”.

Oltre al laboratorio teatrale si svolgeranno delle attività di promozione culturale come uscite a teatro, visite a cooperative sociali, incontri con attori e registi. Il bando finanzia progetti volti al rafforzamento della formazione e della promozione culturale nelle scuole pubbliche italiane, eventualmente in collaborazione con altri soggetti specializzati. Un’attenzione particolare verrà riservata alle scuole situate nelle “periferie urbane”.