“Il libro del rifugio” – Pubblica Assistenza di Signa: i bambini dicono grazie con un disegno

SIGNA – Se c’è stato qualcuno che in queste settimane è stato “bistrattato”, sicuramente non dalle rispettive famiglie, sono sicuramente i bambini. Dai più piccoli a quelli con qualche anno in più, hanno dovuto fare i conti con qualcosa decisamente di più grande di loro. E non mi riferisco certo all’età. Con il “vantaggio”, dal […]

SIGNA – Se c’è stato qualcuno che in queste settimane è stato “bistrattato”, sicuramente non dalle rispettive famiglie, sono sicuramente i bambini. Dai più piccoli a quelli con qualche anno in più, hanno dovuto fare i conti con qualcosa decisamente di più grande di loro. E non mi riferisco certo all’età. Con il “vantaggio”, dal loro punto di vista, di non dover andare a scuola la mattina. Anche se poi sono convinto che gran parte, tutti via, avrebbero preferito sedersi fra i banchi per stare in compagnia degli amici di sempre. Non a caso, è proprio di questi giorni la dura presa di posizione contro il Governo del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della nostra regione, con cui ha chiesto un piano concreto di azione e di “interrompere questo silenzio nei confronti dei più piccoli”. Per fortuna, però, un po’ in tutti i Comuni non sono mancate le iniziative “virtuali” rivolte ai bambini, in modo particolare grazie alle associazioni di volontariato. Iniziative dedicate soprattutto a stimolare la fantasia e la creatività di chi, in queste settimane, ha trovato solo nelle domestiche la scuola, il parco giochi e il divertimento. Come nel caso, per esempio, della Pubblica Assistenza di Signa, che proprio ai bambini ha chiesto di realizzare un disegno per ringraziare i soccorritori. Per dire grazie a chi, quotidianamente, oltre a medici e infermieri, è in prima linea da settimane nella lotta contro il virus: il mondo del volontariato. Un disegno e un grazie che, neanche tanto simbolicamente, vanno estesi a tutte le associazioni attive sul territorio, non solo della Piana, sempre pronte a dare una mano nel momento del bisogno. E di disegni, alla Pubblica Assistenza, ne sono arrivati e ne stanno arrivando tanti, a conferma del fatto che anche i bambini bene o male “si sono calati” nel momento che stiamo vivendo. “Questo – ha detto il presidente dell’associazione, Matteo Carrai – è il proseguimento di tutta la nostra attività durante l’emergenza Covid, caratterizzata dal suo slogan “Il soccorso non si ferma”. I disegni che abbiamo ricevuto sono di bambini signesi ma anche degli altri Comuni, disegni colorati e incoraggianti, con la dimostrazione, anche da parte loro, di aver compreso la portata di quello che abbiamo di fronte e che riguarda grandi e piccoli”. Il soccorso non si ferma, c’è bisogno ancora di tanti disegni.

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