Il Maresciallo Poggini lascia la Stazione di Sesto

SESTO FIORENTINO – Ultimo giorno di lavoro alla Stazione di Sesto Fiorentino per il Maresciallo Stefano Poggini che è stato trasferito alla sede della Compagnia di Signa. A Sesto, il Maresciallo Poggini è arrivato 17 anni fa dalla stazione di Monte di Procida in provincia di Napoli dove era già comandante di Stazione. “Sono arrivato […]

SESTO FIORENTINO – Ultimo giorno di lavoro alla Stazione di Sesto Fiorentino per il Maresciallo Stefano Poggini che è stato trasferito alla sede della Compagnia di Signa. A Sesto, il Maresciallo Poggini è arrivato 17 anni fa dalla stazione di Monte di Procida in provincia di Napoli dove era già comandante di Stazione.

“Sono arrivato alla stazione di Sesto il 23 agosto 1999 – ricorda il Maresciallo – allora la sede era in via Manara con una situazione logistica carente sotto tutti i punti di vista. Ed è stata una delle prime cose che ho fatto presente”.

La Stazione era ricavata in un appartamento al piano terra nella zona di Camporella, una situazione ben diversa da quella attuale in via Corsi Salviati dove gli spazi sono stati realizzati in base alle necessità di chi vi lavora e dei cittadini che si rivolgono ai carabinieri. Nel giro di poco tempo il Maresciallo Poggini diventa una figura importante per i sestesi che si rivolgono ai Carabinieri, perchè il Maresciallo, proprio come una figura letteraria, diventa un punto di riferimento.

“Ho sempre cercato di essere onesto con i cittadini – dice – spiegando loro le cose. Ho sempre avuto un buon rapporto con i cittadini e molti di loro si rivolgono a me dandomi del tu, a me va bene”. E i sestesi lo sanno bene quando lo incrociano per strada c’è chi lo chiama “Maresciallo”, ma molti preferiscono “ciao Stefano”.

Quando arriva a Sesto, il Maresciallo Poggini trova una situazione completamente diversa da quella attuale: non solo perchè ancora all’Osmannoro non ci sono i grandi insediamenti tra cui l’Ikea, ma anche perché trova una massiccia presenza di extracomunitari di origine cinese.

“Basti pensare – ricorda il Maresciallo – che via Pasolini non era come adesso, ma una strada a due corsie”.

Buoni rapporti con i cittadini e anche con le istituzioni e dopo una lunga battaglia per il cambiamento della sede ecco che nel 2007 la Stazione dei Carabinieri arriva nel centro, in via Corsi Salviati.

“Con i sindaci da Barducci a Gianassi – racconta Poggini – ho avuto una ottima collaborazione così come con la Polizia municiapale e più che una collaborazione istituzionale è nata poi una amicizia”.

Molti i ricordi presenti anche nell’ufficio di via Corsi Salviati dove tante persone sono entrate per raccontare, segnalare e denunciare anche fatti curiosi.

“Accadde molti anni fa – spiega Poggini – una persona venne a denunciare la perdita di una busta contenente denaro. Era appena uscito da una banca di Sesto dove aveva prelevato 50mila euro in contanti e pio non si sa come li aveva perduti. Si era rivolto a noi per denunciare questo fatto. La cifra serviva come caparra per l’acquisto di una casa”. La distrazione, in certi casi, ha un prezzo molto alto visto che poi i soldi non sono mai stati ritrovati.

Ci sono stati invece casi di cronaca nera, come il delitto di via Romagnosi, dove il colplevole venne trovato dai Carabinieri poche ore dopo l’omicidio.

“E’ stata una collaborazione con il Maresciallo Lombardelli di Calenzano – ricorda il Maresciallo Poggini – riuscimmo ad arrivare alla soluzione anche perchè si conoscevano alcuni aspetti della vita delle persone coinvolte”.

Il Maresciallo Poggini, sposato, ha tre figli e due cani, non ama molto le fiction televisive dedicate ai carabinieri. “Se proprio devo scegliere – dice sorridendo prima di salutarci – tra il Maresciallo Cecchini (interpretato da Nino Frassica in Don Matteo) e il Maresciallo Rocca, preferisco il primo perchè mi fa ridere”.