Il Museo di Doccia “vittima” delle invasioni digitali (Foto Gallery)

SESTO FIORENTINO – Una invasione – non barbarica – al Museo di Doccia questa mattina. I preziosi manufatti sono stati infatti protagonisti del primo evento italiano della “Invasioni digitali”, una manifestazione pensata per dare risalto ai piccoli musei del territorio. L’evento ha visto la partecipazione di blogger, Instagramer, appassionati di fotografia con il compito di […]

SESTO FIORENTINO – Una invasione – non barbarica – al Museo di Doccia questa mattina. I preziosi manufatti sono stati infatti protagonisti del primo evento italiano della “Invasioni digitali”, una manifestazione pensata per dare risalto ai piccoli musei del territorio.
L’evento ha visto la partecipazione di blogger, Instagramer, appassionati di fotografia con il compito di ritrarre le bellezze del patrimonio Richard Ginori e diffonderlo grazie alle nuove tecnologie digitali. “Abbiamo scelto il Museo di Doccia sia perché è una realtà preziosa ma nascosta, non turistica, tutta da scoprire – ha riferito una delle organizzatrici, Valentina Dainelli – sia per la difficile situazione che sta attraversando la Ginori. Anche se la nostra è una iniziativa non politica ma solo culturale”.
La “situazione” è ben rappresentata dalla presenza davanti al museo dello striscione con le firme e la scritta “la Ginori deve vivere”, nonché del gruppetto della rappresentanza sindacale.
Stamani, l’annuncio da parte di Gucci di una proposta che dà la certezza della permanenza, anche se significherebbe comunque l’esubero di gran parte dei lavoratori. Una proposta comunque “importante – secondo la Rsu – che però lascia da lottare per l’occupazione; in un momento come questo, anche perdere un solo posto è grave”.
Presente anche il sindaco, che si è detto soddisfatto dell’evento, “meritorio come tutto ciò che valorizza la cultura italiana, anche se qui la novità è l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione. E’ la testimonianza dell’interesse da parte delle nuove generazioni non soltanto per gli affari privati ma anche per la sfera pubblica”.
Nel museo, la direttrice Olivia Rucellai ha illustrato le varie opere mentre gli “invasori” scattavano foto.  Secondo le regole delle “invasioni”,  progetto ideato da Fabrizio Todisco in collaborazione con la rete di travel blogger #iofacciorete, instagram Italia, Officina Turistica e Associazione nazionale piccoli musei, le foto possono essere condivise su Facebook, You tube, Pinterest, Twitter e Instagram utilizzando i tag #invasionidigitali, #ginoriwecare, #instagramitalia.
Per ulteriori riferimenti, il sito dell’organizzazione è www.invasionidigitali.it
Francesca Gambacciani

Guarda la Foto Gallery