Il nuovo stadio di Firenze in dieci punti e in 48 mesi. Secondo Nardella

FIRENZE – Quando ci siamo svegliati questa mattina era una tranquilla giornata di metà ottobre. C’era il sole, il campionato ieri non si è giocato e anche l’infortunio di Chiesa con la maglia della Nazionale sembrava ridimensionato. Poi, però, si è scatenato il “ciclone Nardella” e la questione del nuovo stadio della Fiorentina ha stravolto […]

FIRENZE – Quando ci siamo svegliati questa mattina era una tranquilla giornata di metà ottobre. C’era il sole, il campionato ieri non si è giocato e anche l’infortunio di Chiesa con la maglia della Nazionale sembrava ridimensionato. Poi, però, si è scatenato il “ciclone Nardella” e la questione del nuovo stadio della Fiorentina ha stravolto la tranquillità mattutina. Fino alla conferenza stampa di oggi pomeriggio direttamente da Palazzo Vecchio dello stesso Nardella. In cui ha elencato i dieci punti che, in 48 mesi, dovrebbero portare alla nascita del nuovo stadio della Fiorentina. “Nella mattinata odierna – ha detto Nardella – la giunta comunale ha approvato all’unanimità il percorso di realizzazione del nuovo stadio, che sarà costruito nella zona sud dell’area Mercafir, come previsto già nel 2013. Con un percorso articolato in dieci punti. Primo punto: non ci sarà nessun project financing, ma l’area verrà venduta direttamente cosicché lo stadio sia di proprietà della Fiorentina per favorire il controllo totale della proprietà viola. Secondo punto: verrà cambiato il piano di alienazioni, che sarà l’atto propedeutico per la gara di vendita che inizierà a gennaio. Terzo punto: la variante urbanistica che prevede la dislocazione dello stadio c’è già. Questa variante sarà migliorata per ridurre i tempi. Le altre opere non saranno propedeutiche allo stadio, ma ad esso collegate. I lavori per lo stadio potranno già iniziare. Quarto punto: il parcheggio da circa 1.500 posti sarà a carico di Firenze Parcheggi. Abbiamo già degli atti. Quinto punto: lo spostamento della Mercafir durerà al massimo 24 mesi, un termine che cercheremo di accorciare. E’ il tempo necessario per qualunque società per la definizione di un progetto esecutivo. Faremo coincidere i tempi di progettazione con quelli della liberazione dell’area. In 24 mesi al massimo, lasceremo l’area libera per cominciare a costruire. Sesto punto: i proventi realizzati dalla vendita dell’area Mercafir serviranno per realizzare il primo lotto del nuovo mercato. Settimo punto: approveremo un progetto di opera pubblica tramite la giunta comunale. La questione, per accorciare maggiormente i tempi, non passerà dal Consiglio comunale. Ottavo punto: non ci saranno aggravi per gli operatori della Mercafir. Niente sarà a loro carico. Nono punto: a partire da questa settimana, l’ingegner Parenti e Jacopo Vicini faranno parte di una task force per la realizzazione del nuovo stadio che lavorerà esclusivamente su questo. Decimo punto: l’obiettivo è finire tutto in 48 mesi, sia la progettazione che la realizzazione del nuovo stadio. Si tratta di un obiettivo reale calcolato sulla base delle medie europee”. Tutto molto bello, avrebbe detto Bruno Pizzul in una delle sue telecronache. A parte, ci sia consentito, due considerazioni che vogliamo fare: il neo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, siamo sicuri che aspetterà quattro anni? Così come siamo sicuri che questa non sia esclusivamente una questione di principio “contro” Campi Bisenzio? Ai posteri l’ardua sentenza…

Pier Francesco Nesti