Il Teatro delle Arti per un’identità civile. Via alla seconda parte della stagione con un omaggio a Mia Martini, fra musica e aneddoti

LASTRA A SIGNA- La stagione del Teatro delle Arti entra nel 2024 con un omaggio alla musica di Mia Martini. Tre attrici-cantanti della Compagnia Atir/Teatro Ringhiera, accompagnate al pianoforte, cercano di restituire la grandezza e la fragilità di Domenica Rita Adriana Bertè, in arte Mia Martini, con un racconto variegato che spazia dalle sue splendide […]

LASTRA A SIGNA- La stagione del Teatro delle Arti entra nel 2024 con un omaggio alla musica di Mia Martini. Tre attrici-cantanti della Compagnia Atir/Teatro Ringhiera, accompagnate al pianoforte, cercano di restituire la grandezza e la fragilità di Domenica Rita Adriana Bertè, in arte Mia Martini, con un racconto variegato che spazia dalle sue splendide canzoni fino a ricordi personali, in “Almeno tu nell’universo” nasce un racconto in musica e parole della straordinaria interprete. Con la memoria di una delle artiste più significative del Novecento il Teatro delle Arti procede nella definizione dinamica della sua identità, che, al di fuori di percorsi di tendenza o di ricerca, premia specificità e originalità, verso la formazione di un nuovo pubblico che consideri il teatro una comunità di persone, “Uno spazio civile”, come recita il titolo della stagione.

In programma dunque produzioni nate nel territorio metropolitano di Firenze come la giovane Compagnia I Geneticamente Mortificati che mette in scena “Il gioco delle parti” di Pirandello, (19 gennaio); non è esclusa la classicità in Ecuba “La cagna nera” di Euripide nella bella lettura della coppia Giovanna Daddi e Dario Marconcini (1 marzo) e “La commedia più antica del mondo” da Aristofane grande, ironica interpretazione di Massimo Grigò per la compagnia I sacchi di Sabbia (8 marzo). La nuova drammaturgia è rappresentata da spettacoli come “Like”, scritto da Stefano Santomauro e Francesco Niccolini, con, sulla logica dei social, apprezzato e premiato dalla critica (2 febbraio). “Le Formiche” di Saverio Tavaro, dove si trovano due nipotini di Vladimiro e Estragone di memoria beckettiana, insieme a domande alle quali non si ha alcuna risposta (16 febbraio). “Le Volpi” della compagnia CapoTrave, scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci per attori della bravura di Giorgio Colangeli e Antonella Attili, dove la provincia italiana è protagonista quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere (15 marzo).

Spazio alla contaminazione con Ciro Masella che ricorda Nikola Tesla, l’uomo che illuminò il mondo, in un viaggio poetico fra parola, danza, immagini e musica (23 febbraio) e con Gaia Nanni che, in “Grande Soirée” con l’Orchestra Asse di Equilibrio, recita e canta in un turbinio di personaggi e racconti esilaranti (22 marzo). Tra i progetti speciali: il 28 gennaio “Viaggio ad Auschwitz A/R”, il Festival di danza diffuso “Face Off” a cura della Compagnia degli Istanti (10-13 aprile), e la messa in scena di “Una tempesta” dalla trilogia Il Teatro del mare con gli attori e musicisti della Casa di Reclusione di Gorgona (18 e 19 aprile) Il Teatro come comunità è il motto del Teatro delle Arti di Lastra a Signa che è sostenuto dal  contributo dell’amministrazione comunale e della Regione Toscana, con la cura della Compagnia Teatro popolare d’arte, diretta da Gianfranco Pedullà.

Info: biglietteria@tparte.it – 055 8720058 – SMS / WhatsApp 371 1152940 – www.teatropopolaredarte.it. Biglietti intero 15 euro, ridotto 13 euro over 65, soci Coop, soci Arci, soci Biblioteca Comunale Lastra a Signa e Amici del Museo Caruso/ Ridotto 8 euro under 26 / Tesserati Casateatro 11 euro/ Carnet 8 spettacoli 80 euro. Prevendite on line su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana “Teatro per tutti”, spettacoli serali per tutte le generazioni al prezzo di 8 euro per adulti accompagnatori e under 12. Orari biglietteria: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 16, venerdì di spettacolo dalle 20.