Il vice-sindaco Roso: “Pretestuose le polemiche sul liceo”

CAMPI BISENZIO – Il vice-sindaco Monica Roso prova a fare chiarezza una volta per tutte in merito alla questione del liceo Agnoletti. Questione sollevata dal capo gruppo di Forza Italia Paolo Gandola una decina di giorni fa e che è stata discussa nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “La futura soppressione della sede distaccata del liceo […]

CAMPI BISENZIO – Il vice-sindaco Monica Roso prova a fare chiarezza una volta per tutte in merito alla questione del liceo Agnoletti. Questione sollevata dal capo gruppo di Forza Italia Paolo Gandola una decina di giorni fa e che è stata discussa nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “La futura soppressione della sede distaccata del liceo presente a Campi non è smentibile”, aveva detto Gandola. Di tutt’altro avviso il vice-sindaco Roso che ha parlato sì della delibera numero 107 del 23 dicembre scorso approvata dal consiglio della Città metropolitana  (“Determinazioni per la valorizzazione dell’area attuale sede del liceo scientifico Agnoletti in Sesto Fiorentino”) e del precedente protocollo d’intesa che prevedeva lo spostamento dei due istituti in un’unica sede nei pressi del Polo scientifico: “Nel 2013 i Comuni di Campi e Sesto, l’allora Provincia Firenze, la Regione e l’Università hanno firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di una nuova sede del liceo Agnoletti prevedendo interventi che potessero garantire sicurezza strutturale e sicurezza ambientale ed educativa, con particolare attenzione alla funzionalità educativa degli spazi”, con la conseguente realizzazione di un nuovo plesso scolastico nell’area che attualmente ospita il liceo campigiano. Ma è voluta andare anche oltre: “Personalmente – spiega l’assessore Roso – le ritengo polemiche pretestuose; in questi due anni in pratica non è successo niente di nuovo e nel frattempo il Comune ha partecipato anche a un bando del ministero che garantiva l’assegnazione di fondi per questi tipi di progetto. Fondi che sono andati ai primi tre enti mentre noi siamo arrivati quinti. Tuttavia, non è escluso che il bando possa essere finanziato di nuovo. Inoltre, prima di arrivare alla costruzione di una nuova scuola nella zona del Polo scientifico la strada è comunque ancora  lunga visto che prima dobbiamo reperire i fondi, poi passare a uno studio di fattibilità e successivamente al progetto”. “L’ideale – ha aggiunto – sarebbe una scuola che va dalla primaria alle medie ma non è escluso che Campi possa avere un altro indirizzo liceale”. Insomma, è ancora tutto molto labile, senza dimenticare la questione numerica della vicenda: “L’istituto che dovrebbe nascere a Sesto ha una capienza massima di 900 studenti, Campi e Sesto ne contano attualmente insieme già 825 per cui non è escluso che possa restare tutto come è adesso”. Quindi il vice-sindaco Roso respinge al mittente tutte le critiche in attesa che i tempi siano maturi e si possa parlare con certezza del futuro liceo campigiano ma anche di quello sestese.

Per approfondimenti:

Gandola (FI) “Per il Liceo una sede unica. Non a Campi”