“Ilvo, o Ilvo…”: anche te adesso sei sulle montagne del cielo

SIGNA – Ilvo Ciampi, scomparso questa mattina all’età di 96 anni, incarnava appieno lo spirito del fiorentino.  Il fiorentino di Campo di Marte: la bicicletta, la Fiorentina, il mercato delle Cure. Ma il legame con Signa e soprattutto con San Mauro, dove era era nato, aveva vissuto e lavorato, non si era mai reciso. A […]

SIGNA – Ilvo Ciampi, scomparso questa mattina all’età di 96 anni, incarnava appieno lo spirito del fiorentino.  Il fiorentino di Campo di Marte: la bicicletta, la Fiorentina, il mercato delle Cure. Ma il legame con Signa e soprattutto con San Mauro, dove era era nato, aveva vissuto e lavorato, non si era mai reciso. A Signa viveva il fratello Romano, a San Mauro erano rimasti tanti amici, il frutto di rapporti coltivati fin da ragazzo e che sono rimasti tali nonostante l’incedere del tempo. Anche personalmente il ricordo risale agli anni da bambino, anni spensierati, anni di giocattoli ma anche di prime salite in montagna. Con Ilvo sempre pronto alla battuta ma soprattutto a trascinarmi verso la meta prefissata, perchè allora sbuffare era lo sport preferito. Salite, risate, momenti felici che purtroppo non torneranno più, attimi che il passare degli anni ha soltanto “scolorito” ma non cancellato. Quello non succederà mai. Come quella volta, era l’estate del 1982, ci alzammo nel cuore della notte all’Hotel Zentral, a Prato allo Stelvio, per vedere Europa-Resto del mondo con Antognoni in campo: allora c’era solo una televisione in albergo, nascondemmo il cavo dell’antenna dopo aver sintonizzato il canale giusto solo che avevamo sbagliato giorno, la partita ci sarebbe stata la notte successiva… E giù risate mentre fuori iniziava ad albeggiare. Ed è davvero significativo che Ilvo sia morto il 2 ottobre, giorno che precede la “Festa del ferroviere”, lui che per le ferrovie aveva lavorato a lungo presso la “Breda” di Pistoia. Il lavoro, la montagna (ma anche il mare…), la famiglia, gli amici: valori semplici, genuini di una persona che sarà impossibile dimenticare. Alla moglie Lidia, alla figlia Cristina (avuta dalla prima moglie, Clara), ai nipoti vanno le mie più sincere condoglianze. A Ilvo dico semplicemente “Ilvo, o Ilvo…”: lui capirà e sorriderà, adesso che sarà seduto su un sasso lassù, sulle montagne del cielo. I funerali saranno celebrati martedì 4 ottobre alle 14.30 a Firenze presso la chiesa dei Sette Santi, poi Ilvo tornerà “a casa” e sarà sepolto nel cimitero di San Mauro.