In “Diamanti” di Ozpetek c’è l’attrice sestese Sara Bosi

SESTO FIORENTINO – “Avevo conosciuto Ferzan nello spettacolo Magnifica presenza che era in tournee lo scorso anno ed è stato ripreso anche quest’anno per cui lo conoscevo come regista teatrale e lui mi conosceva come attrice. Poi un giorno mi arriva dalla mia agenzia la possibilità di sostenere un provino senza che venga detto per […]

SESTO FIORENTINO – “Avevo conosciuto Ferzan nello spettacolo Magnifica presenza che era in tournee lo scorso anno ed è stato ripreso anche quest’anno per cui lo conoscevo come regista teatrale e lui mi conosceva come attrice. Poi un giorno mi arriva dalla mia agenzia la possibilità di sostenere un provino senza che venga detto per quale film. Sapevo che Ferzan stava facendo un film con 18 attrici e ancora non aveva chiuso il cast e quindi ho pensato che fosse un provino per quel film”. Sara Bosi, 28 anni, è l’attrice sestese che interpreta Giuseppina nel film corale di Ferzan Ozpetek “Diamanti” in questi giorni al cinema Grotta di via Gramsci. Una cascata di capelli biondi, un sorriso aperto su due occhi azzurri. La felicità per il risultato raggiunto dalla giovane attrice che a Sesto ha mosso i primi passi in teatro, è palpabile. E a chi le chiede se è contenta di questo risultato lei sorride e aggiunge “Quando mi hanno preso penso che dire contenta era solo un decimo di quanto ho provato”. 

Le riprese si sono tenute in luglio e agosto a Roma, mentre in giugno ci sono state le lunghe prove per il trucco e costume. “Diamanti è meraviglioso – dice Bosi – perché è un film che è un atto politico come quello di raccontare un luogo di lavoro femminile, con 18 attrici. Anche nella vita di oggi è un’utopia un luogo di lavoro al femminile figuriamoci negli anni Settanta periodo in cui è ambientato il film. Il mio ruolo è Giuseppina, si presenta in sartoria alla capa interpretata da Luisa Ranieri, con molte illusioni e con entusiasmo. E’ una giovane che viene a contatto con il mondo del lavoro subendo, come accade a tutti, un piccolo trauma, ma poi Giuseppina si va ad inserire in questa orchestra di storie e personaggi”.

Lunedì 23 dicembre al Cinema Grotta si è tenuta la proiezione di “Diamanti” alla presenza di Sara Bosi e un pubblico di parenti, amici e curiosi. La mattina Bosi ha incontrato il sindaco Lorenzo Falchi e l’assessore alla cultura Jacopo Madau. “È stato un grande piacere incontrare e congratularmi a nome mio e di tutta la città con questa nostra concittadina che ha tagliato un traguardo artistico e personale importantissimo – afferma il primo cittadino – Nel racconto del percorso che l’ha portata a recitare sul grande schermo insieme ad alcune delle più importanti attrici italiane, ho colto la passione, l’impegno e l’amore di Sara per la recitazione e per l’arte. A lei ancora congratulazioni e un grande augurio per una carriera che non mancherà di darle nuove soddisfazioni”. Studentessa di lettere e filosofia all’Università di Firenze, decide di studiare teatro e recitazione e lo fa all’accademia Oltrarno di Firenze, diretta da Pierfrancesco Favino. Segue un corso di formazione della Fondazione Teatro della Toscana, da cui ogni triennio escono talenti in grado di lavorare ad alti livelli. Appena uscita lavora subito in teatro, scrive il testo di un suo spettacolo, “Darling”. 

“Presentare questo film al Grotta è emozionante – dice Bosi – è il luogo dove ho visto i miei primi film i cartoni animati e dove ho dato il primo bacetto. Sono molto legata alla mia città. Qui a Sesto Fiorentino sono cresciuta e tutti i miei ricordi sono qui, amo la montagna, ho abitato a Roma e a Milano, ma è a Sesto che ho scelto di continuare a vivere”. E la città l’ha abbracciata e festeggiata, del resto proprio sui palcoscenici locali è iniziata la carriera di Sara Bosi. “Faccio teatro da quando so parlare – ricorda l’attrice sestese – ho iniziato con cose semplici qui a Sesto e poi ho continuato con Massini, ma per me era un hobby piacevole fino a quando ho frequentato l’Accademia dell’Oltrarno diretta da Favino: da lì ho capito lentamente che quella passione poteva diventare il mio lavoro. Adesso posso dire che questo è il mio mestiere. Non mi importa fare cose belle, ma fare questo lavoro con continuità. Per un attore lo scegliere cosa fare credo avvenga con il tempo quando si è costruita la carriera, ora voglio lavorare, voglio recitare”.