“In-Orchestra”, parola d’ordine inclusione. A Spazio Reale anche questo progetto è andato a buon fine

CAMPI BISENZIO – Un progetto di tre anni, iniziato nel 2016 e concluso appunto nei giorni scorsi, che ha permesso la comunicazione fra arti diverse. Ma soprattutto ha consentito a bambini e ragazzi con disabilità mentale medio/grave di compiere un percorso che, con queste arti, li ha messi sicuramente… a loro agio. Stiamo parlando del […]

CAMPI BISENZIO – Un progetto di tre anni, iniziato nel 2016 e concluso appunto nei giorni scorsi, che ha permesso la comunicazione fra arti diverse. Ma soprattutto ha consentito a bambini e ragazzi con disabilità mentale medio/grave di compiere un percorso che, con queste arti, li ha messi sicuramente… a loro agio. Stiamo parlando del progetto “In-Orchestra”, ovvero un partenariato a supporto dell’innovazione finanziato da Erasmus+. Un progetto che ha sviluppato un vero e proprio “Multi-art network”, con percorsi educativi inclusivi di tipo musicale-orchestrale, artistico-multimediale e teatrale-corporeo. Un progetto che, oltre alle arti, ha messo in comunicazione fra di loro tre paesi diversi visto che i soggetti coinvolti hanno la loro sede rispettivamente in Italia, Francia e Turchia: la Fondazione Scuola di musica di Fiesole onlus, capofila del progetto e che si è avvalsa della preziosa collaborazione della Fondazione Sequeri Esagramma onlus e della Fondazione Spazio Reale, Centre de la Gabrielle (Francia) e Usak University (Turchia). E proprio a Spazio Reale, nell’ultimo fine settimana, si è svolto l’evento conclusivo del progetto, un momento di incontro e confronto, con laboratori, workshop e un momento davvero significativo, ovvero il concerto dell’Orchestra sinfonica partecipativa che vede come soggetti protagonisti la Scuola di musica di Fiesole, la Fondazione Sequeri Esagramma e la Fondazione Spazio Reale, dove i giovani musicisti hanno spesso provato i loro strumenti. Anzi, come ribadito da Licia Sbattella, della Fondazione Sequeri Esagramma, “sono riusciti a essere una voce unica con lo strumento che hanno suonato, esprimendo in questo modo la loro “relazione” con gli altri”. A fare gli onori di casa Elisabetta Carullo, direttore della Fondazione Spazio Reale; insieme a lei Rita Urbani (delegata a rappresentare il sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole, Lorenzo Cinatti), Alexandra Storari (Euro Project Lab), Meral Ozcinar (Usak University), Laurene Mathey (Centre de la Gabrielle), l’assessore Giorgia Salvatori e il consigliere Alessandro Consigli in rappresentanza del Comune di Campi, e Lorenzo Mentuccia di “Indire” (Istituto nazionale documentazione innovazione e ricerca educativa all’interno del quale opera l’agenzia nazionale Erasmus+): “E’ sempre un piacere, da parte nostra, sostenere questi progetti, – ha detto Mentuccia – progetti che devono servire alla comunità ma soprattutto avere una sostenibilità futura”. Progetti che per due giorni hanno portato l’Europa all’interno di Spazio Reale, un vero e proprio incontro di culture fatto di allegria, scambio e formazione.

Pier Francesco Nesti