In tanti al funerale di Bisagno. E per una volta le “anime” della Dc si ricongiungono

SIGNA – Se avesse potuto “assistere” al suo funerale, Tommaso Bisagno sarebbe stato sicuramente contento. Contento di rivedere riunita, ancora una volta, la “sua” Democrazia Cristiana. E’ stata infatti la Pieve di San Giovanni Battista a Signa a rimettere insieme per una volta tutte le “anime” della vecchia Dc, con tanti nomi della politica, non […]

funerali Bisagno

SIGNA – Se avesse potuto “assistere” al suo funerale, Tommaso Bisagno sarebbe stato sicuramente contento. Contento di rivedere riunita, ancora una volta, la “sua” Democrazia Cristiana. E’ stata infatti la Pieve di San Giovanni Battista a Signa a rimettere insieme per una volta tutte le “anime” della vecchia Dc, con tanti nomi della politica, non solo signese, che non sono voluti mancare per dare il loro ultimo saluto al sindaco, al consigliere regionale, al parlamentare, al sottosegretario, in due sole parole all’uomo politico. Così è bastato guardarsi intorno per scorgere Beppe Matulli, Gianluca Lazzeri, Paolo Bartolozzi, Giovanni Pallanti, Stefano Giorgetti, Paolo Bambagioni, Gianluca Parrini, Alessandro Del Taglia, Alessandro Corti, Massimo Scaffai. Ma anche l’attuale giunta praticamente al completo guidata dal sindaco Alberto Cristianini, accompagnato dal suo predecessore, Florestano Bitossi, e dal vice-sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni, proprio a voler sottolineare il legame che Bisagno ha sempre voluto avere con tutto il territorio delle Signe. Oltre naturalmente a tanti altri rappresentanti della società civile e del mondo della politica protagonisti sul territorio negli anni in cui lui era sindaco. Insomma per un attimo è stato come fare un salto indietro nel tempo, ad anni che da più parti sono ricordati spesso con grande nostalgia. Come ha sottolineato nella sua omelia anche monsignor Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato e amico dell’ex sindaco di Signa, invitato a concelebrare la Santa Messa insieme al pievano don Alessandro Tucci e al parroco di San Miniato, don Giancarlo Gondolini: “Quella di Tommaso Bisagno è una figura da ricordare, soprattutto ai più giovani che altrimenti rischiano di ignorare quella che è stata la nostra storia”. “La politica – ha aggiunto – è stata la sua passione e per questa passione ha anche sofferto, come quando ha assistito ai vari strappi all’interno della Dc. Oggi, però, quello che conta è non perdere la memoria ma soprattutto non perdere la volontà di far morire una cultura politica che è sicuramente la più ricca di tutte di speranza”. “Il rapporto che avevo con lui – ha detto il sindaco Cristianini – andava al di là del mio ruolo da sindaco, era un rapporto personale, che non si è mai smarrito. E tutto quello che ha fatto per Signa è un segno che resterà per sempre nel cuore dei suoi concittadini”. “Il suo – ha concluso don Alessandro Tucci – era un modo di fare signorile, che non è mai mancato, neanche in occasione della mia ultima visita, il giorno dell’Epifania, quando mi ha fatto vedere il presepe che aveva realizzato nella sua abitazione, ringraziando il Signore perché aveva avuto l’opportunità di poterlo fare un’altra volta…”

Foto di Roberto Vicario: