Incendi: dall’inizio dell’anno in Toscana sono stati 775, gli ettari bruciati 1.981

SESTO FIORENTINO – E’ stata un’estate di fuoco, senza dubbio, non solo dal punto di vista climatico purtroppo, quella che in parte è già alle spalle. I numeri parlano chiaro e il confronto con gli anni passati rende evidente la straordinarietà del momento. “E’ bruciato un pezzo della Toscana – sottolinea il presidente della Regione, […]

SESTO FIORENTINO – E’ stata un’estate di fuoco, senza dubbio, non solo dal punto di vista climatico purtroppo, quella che in parte è già alle spalle. I numeri parlano chiaro e il confronto con gli anni passati rende evidente la straordinarietà del momento. “E’ bruciato un pezzo della Toscana – sottolinea il presidente della Regione, Enrico Rossi”. E visto che la situazione continua a restare a rischio, la giunta ha deciso di prorogare fino al 15 settembre il divieto di bruciare materiali vegetali. “In fondo – ricorda l’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi – la metà degli incendi è colposa e legata a disattenzione”.
Luglio e agosto sono stati due mesi difficilissimi per i boschi della Toscana, ma incendi ci sono stati anche a giugno. Il caldo e l’aridità prolungata hanno infatti reso le foreste più vulnerabili. Il conto aggiornato a ieri, 28 agosto, registra in due mesi 472 incendi e circa 1.600 ettari di superficie percorsa (una media di 3,38 ettari ad evento). Dall’inizio dell’anno sono ben 775 incendi e 1.981 ettari bruciati: 321 e 487 era la media degli ultimi cinque anni. C’è uno studio che quantifica in 6.000 euro a ettaro il costo per spegnere un incendio e basta questo numero a dare la misura della gravità dei danni di una simile piaga, a cui poi vanno aggiunti i costi per l’asportazione del materiale bruciato, la ripulitura, la regimazione delle acque superficiali e l’eventuale rimboschimento laddove la capacità naturale di ricostituzione del bosco sia compromessa. Il passaggio del fuoco, specie sui terreni in pendenza, aumenta poi l’azione erosiva dell’acqua, aumenta il rischio idrogeologico e a volte, per ricostruire il soprassuolo, sono necessari anche venti o quaranta anni. Nel solo mese di luglio sono stati 224 i roghi che si sono sviluppati in Toscana e su cui sono in intervenute le squadre regionali coordinate dalla Soup, la sala operativa unica della Regione. Sempre a luglio almeno 955 sono stati gli ettari boschivi andati in fumo, che si aggiungono ai 1.500 di campi incolti e sterpaglie. La media nello stesso periodo negli ultimi cinque anni era stata rispettivamente di 200 e 105 ettari. In pratica gli incendi sono stati il triplo e di quattro volte è aumentata la superficie percorsa dal fuoco. Le statistiche ricordano altre due estati difficili e particolarmente siccitose: quella del 2003 e quella del 2012. Alto e fuori scala è anche il numero delle false segnalazioni: la sala operativa regionale ne ha gestite ben 177. Ad agosto, almeno fino a ieri, i roghi sono stati invece 248, il doppio della media degli ultimi cinque anni che era attestata su 122, e pari 670 ettari la superficie percorsa dal fuoco, oltre quattro volte anche in questo caso la media di 153 ettari degli ultimi cinque anni. Vanno poi aggiunti altri 303 incendi boschivi nei primi sei mesi dell’anno – da gennaio a giugno – che sono più del doppio della media quinquennale di 115, e circa 350 ettari percorsi dal bosco rispetto a 130.