“Incontri”: la nuova drammaturgia al Teatro Manzoni

CALENZANO – “Incontri” è la rassegna dedicata alla nuova drammaturgia al Teatro Manzoni. Saranno tre le nuove voci teatrali, tra narrazione e sperimentazione tra marzo e aprile. Il primo spettacolo in programma è “La buca”, uno spettacolo di Nerval Teatro scritto e diretto da Maurizio Lupinelli in scena domenica 3 marzo alle ore 21,15. Un percorso […]

CALENZANO – “Incontri” è la rassegna dedicata alla nuova drammaturgia al Teatro Manzoni. Saranno tre le nuove voci teatrali, tra narrazione e sperimentazione tra marzo e aprile. Il primo spettacolo in programma è “La buca”, uno spettacolo di Nerval Teatro scritto e diretto da Maurizio Lupinelli in scena domenica 3 marzo alle ore 21,15. Un percorso denso di sorprese e di inventiva che si scatena a partire dalla reinvenzione delle situazioni e della natura dei personaggi beckettiani: “La buca” rappresenta l’avvio di una progettualità teatrale che ha come protagonista Carlo De Leonardo, attore diversamente abile ravennate che, in coppia con Maurizio Lupinelli, ci restituirà l’essenza stralunata e surreale dei personaggi di Samuel Beckett. Raccogliendo spunti da opere quali Aspettando Godot, Finale di partita, Giorni felici e L’ultimo nastro di Krapp, lo spettatore sarà testimone di un gioco teatrale che vive a metà tra improvvisazione, spontaneità, ma anche una sempre crescente consapevolezza scenica che si traduce in una potenza evocativa che sprigiona dagli attori in scena. I personaggi di Beckett rappresentano dei simboli originari che costituiscono una messa in contatto profonda con alcuni temi che riguardano la condizione dell’essere umano o ancor meglio dell’esperimento umano quali il tempo, il silenzio, la morte, l’ineluttabilità della vita e lo scorrere predestinato dei giorni. La parola nei testi di Beckett è quindi una parola in lotta che ci affianca e ci sostiene nell’aprire gli occhi verso la condizione della nostra natura di esseri umani, e ci offre sostegno e sostanziale aiuto contro i fallimenti, i rischi e le fragilità del vivere. Lo spettacolo è accessibile a persone non vedenti ed ipovedenti grazie ad una audiodescrizione poetica live trasmessa attraverso radio guide. Biglietti: intero 14 euro, ridotto over 65, soci Coop, allievi Scuola Foà 12 euro.