Inside Osmannoro: 120 contatti, quasi tutti cinesi, in un mese

SESTO FIORENTINO – Sono stati circa 120 i contatti registrati in un mese e mezzo di attività dallo sportello Inside Osmannoro promosso Comuni di Sesto Fiorentino (capofila del progetto), Firenze e Campi Bisenzio, da AUSL Toscana Centro e dalla Regione Toscana. Allo punto informativo, inaugurato il 12 marzo scorso, le richieste sono state sia di […]

SESTO FIORENTINO – Sono stati circa 120 i contatti registrati in un mese e mezzo di attività dallo sportello Inside Osmannoro promosso Comuni di Sesto Fiorentino (capofila del progetto), Firenze e Campi Bisenzio, da AUSL Toscana Centro e dalla Regione Toscana. Allo punto informativo, inaugurato il 12 marzo scorso, le richieste sono state sia di informazioni, sia i servizi, ma anche aspetti e informazioni della vita quotidiana.

Sono stati 117 le persone, per la stragrande maggioranza di nazionalità cinese, che si sono rivolte all’ufficio di via della Cupola per ricevere assistenza e informazioni non solo riguardanti servizi demografici o per stranieri, ma anche per conoscere le opportunità e le forme di sostegno offerte dalle Amministrazioni comunali.

“Il dato più importante che emerge è che siamo riusciti a interpretare un bisogno reale – hanno affermato gli assessori Massimiliano Kalmeta e Camilla Sanquerin – Le richieste hanno riguardato sia i servizi di base, ma anche problemi della vita quotidiana, come i vaccini, l’assistenza sanitaria, l’accesso a bonus e forme di sostegno economico. Il nostro obiettivo era quello di costruire un ponte tra la PA e i cittadini cinesi residenti nei nostri comuni, contribuendo ad abbattere distanze e muri di diffidenza che, anche nel recente passato, hanno creato non poche difficoltà”.

“È una risposta anche alla domanda di sicurezza per l’area dell’Osmannoro, per costruire la quale è imprescindibile la creazione di un rapporto di fiducia e un approccio di tipo culturale – hanno detto Kalmeta e Sanquerin – Ora dovremo seguire con attenzione l’evoluzione del progetto, analizzando i dati che emergeranno e valutando possibili filoni di sviluppo, puntando a realizzare l’integrazione attraverso la collaborazione con realtà culturali e sportive e la riqualificazione urbana di una zona caratterizzata da una forte vocazione produttiva”.