La crisi, Matteo Renzi, il futuro di Campi: il presidente Alessio Colzi a 360 gradi

CAMPI BISENZIO – Obiettivi e progetti. Ma anche considerazioni politiche. Su quello che potrebbe essere il proprio futuro e della coalizione guidata da Emiliano Fossi, neo sindaco di Campi Bisenzio.  E’ un Alessio Colzi a 360 gradi quello che incontriamo per la prima intervista da presidente del consiglio comunale campigiano. E l’incontro si svolge nel […]

CAMPI BISENZIO – Obiettivi e progetti. Ma anche considerazioni politiche. Su quello che potrebbe essere il proprio futuro e della coalizione guidata da Emiliano Fossi, neo sindaco di Campi Bisenzio.  E’ un Alessio Colzi a 360 gradi quello che incontriamo per la prima intervista da presidente del consiglio comunale campigiano. E l’incontro si svolge nel suo ufficio di villa Rucellai, ribattezzato – più sul faceto che sul serio – “studio ovale” dalla forma della stanza.

Allora presidente, partiamo dalle priorità…

“Entro la pausa estiva vogliamo essere pronti per quanto riguarda tutti gli adempimenti relativi al consiglio comunale. In modo che si tratti davvero di un organo operativo, pronto a produrre atti fin dal mese di settembre e che abbia da subito un rapporto diretto con la città. Naturalmente dobbiamo iniziare ad affrontare anche tutti gli aspetti più “ordinari” da un punto di vista amministrativo”.

Cosa si aspetta come presidente del consiglio comunale?

“Mi aspetto un grande impegno sul centro storico, sull’ambiente e la viabilità da parte di tutti i gruppi politici. Ma anche su tutte le tematiche legate al mondo della scuola, in particolare la Matteucci, ma è ovvio che la nostra attenzione deve andare a tutti gli istituti scolastici presenti sul territorio campigiano. Infine, ma non per ultima, dobbiamo prestare grande attenzione al tema della crisi: da tempo gira un “vecchio adagio”, ovvero che la Piana sia un’area che abbia risentito meno dei gravi problemi che stiamo vivendo rispetto ad altre zone. Forse… Ma ciò non vuol dire assolutamente che i problemi non ci siano e per risolverli servono risposte forti di area”.

Quale è la sua opinione sulla Città della Piana?

“Penso che possa essere una grande opportunità. Ma è altrettanto vero che sono molto realista per cui sono consapevole del fatto che certi progetti non si realizzano in poco tempo. Su alcuni punti (urbanistica, tributi, piccoli lavori pubblici) servirebbe più uniformità; negli altri casi è giusto che emergano le specificità dei singoli Comuni e un rapporto diretto con i cittadini”.

Avete appena iniziato ad “aprire i cassetti” che fino a qualche settimana fa erano della passata amministrazione: che idea vi siete fatti?

“Qualcuno pensava che la forte iniezione di gioventù arrivata fosse sinonimo di sprovvedutezza. Non è così anche se naturalmente c’è molto da fare e ci sono tante sfide da affrontare per amministrare un Comune medio-grande come Campi Bisenzio. Ma c’è anche tanta soddisfazione proprio perché arriviamo dopo trent’anni di continuità amministrativa…”.

Porterà anche in questa avventura il suo “spirito renziano”?

“Come ho sempre detto e come ribadisco anche in questa sede, le questioni nazionali sono una cosa e quelle locali un’altra. Personalmente vorrei portare quella voglia, quel dinamismo, quell’apertura alla gente comune, ai giovani, ai delusi, insomma tutte quelle caratteristiche che hanno contraddistinto la fase delle primarie dello scorso novembre”.

E lei, personalmente, cosa si aspetta?

“Mi aspetto che si possa realizzare una parte significativa delle proposte fatte in campagna elettorale e che i giovani entrati in consiglio comunale, di maggioranza e opposizione, continuino a lavorare con lo stesso spirito dimostrato fino ad oggi. E che tutti si possano rendere conto che, spesso, amministratori e cittadini sono separati soltanto da una rampa di scale…”.