MONTEMURLO – La Filitaly Lab lascia Vaiano e si trasferisce a Montemurlo dove inaugura un nuovo stabilimento produttivo più grande e adatto alle proprie esigenze in via Giuseppe Di Vittorio a Bagnolo. La Filitaly è stata fondata nel 2008 sulla base di oltre 30 anni di esperienza nella produzione di filati per maglieria industriale, maglieria manuale e tessitura di Franco Tuci, scomparso nel 2018. Oggi sono Francesca, Ilaria e Silvia, insieme al cognato, Christian Breccia e alla mamma Rita Maria Bessi, a portare avanti il progetto imprenditoriale del padre. Ieri sera l’inaugurazione del nuovo stabilimento alla quale hanno preso parte anche il sindaco Simone Calamai e l’assessore alla promozione del territorio, Giuseppe Forastiero. “Siamo felici che un’azienda come la Filitaly abbia deciso di riunire e ampliare la propria produzione in un nuovo immobile nella zona produttiva di Bagnolo, – dice il sindaco Calamai – è un’impresa etica che nel tempo ha scommesso su prodotti di qualità e innovativi che rispettano l’ambiente, gli animali e le persone. Queste sono le eccellenze del distretto montemurlese che dimostrano che è possibile fare business nel rispetto dei diritti e della legalità”.
Filitaly-Lab è una filatura specializzata nella produzione di filati classici e fantasia con un alto contenuto di alpaca pregiata in mischia con altre fibre naturali o tecnologiche, destinati al mercato di fascia media e alta. L’azienda raccoglie l’eredità del fondatore Franco Tuci, che – ispirato dalla sua passione per le materie prime pregiate e dal suo genio – ha sempre creato prodotti innovativi. La fibra di alpaca arriva dai fornitori del Perù, con i quali l’azienda ha uno stretto rapporto e che garantiscono che l’intera filiera dell’alpaca si traduca nel processo più sostenibile per l’industria tessile e, soprattutto, per il benessere degli animali e delle persone che dipendono dal loro allevamento. La Filitaly, infatti, fa parte dell’Associazione Internazionale dell’Alpaca (Asociación Internacional de la Alpaca, AIA) ed è fra le prime aziende italiane certificate per i filati di alpaca oltre a seguire l’intero processo di trasformazione dalla fibra al filato e produrre diverse tipologie di filato, dai classici pettinati e cardati ai più elaborati, bouclé, garzati e soffiati.
La Filitaly aveva iniziato proprio a Montemurlo. “Nel 2008 siamo partiti da zero proprio da Montemurlo, in un capannone preso in affitto nella stessa strada dove siamo oggi. Eravamo in sei dipendenti, compresi noi titolari, ed è da qui che abbiamo lanciato un nuovo prodotto su Prato: filati di alpaca pregiata in mischia con altre fibre naturali o tecnologiche. – racconta Ilaria Tuci – Piani piano siamo cresciuti e abbiamo trovato un immobile a Vaiano, dove abbiamo creato un nuovo impianto produttivo. Ben presto anche questo stabilimento si è rivelato insufficiente e il destino ha voluto che tornassimo dove tutto era iniziato. Abbiamo infatti avuto l’occasione di comprare un grande magazzino di 4500 metri quadrati in via Di Vittorio, lo abbiamo ristrutturato e ad agosto 2024 abbiamo iniziato a spostare i macchinari, la produzione e gli uffici”. Un trasferimento impegnativo che sarà completato a fine anno con la sistemazione del magazzino prodotti finiti, ma che finalmente ha permesso alla Filitaly di trovare gli spazi adeguati per gli impianti produttivi e per dare a tutti e 50 i dipendenti le condizioni di lavoro ottimali. “Nonostante le crisi e le difficoltà in questi anni siamo sempre cresciuti, rimboccandoci le maniche e portando avanti al meglio il progetto di nostro padre Franco. – continua Ilaria Tuci – Lavorare a Montemurlo significa operare in un distretto di qualità e legalità, riconosciuto a livello europeo anche dai nostri clienti”.

