La notte di San Silvestro qualcosa di rosso e le lenticchie in tavola

SESTO FIORENTINO – Si avvicina la conclusione dell’anno e molte persone si apprestano a preparare per la notte di San Silvestro, 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno. Si dice la “notte di San Silvestro” perchè il 31 dicembre è la data della morte di Papa Silvestro, avvenuta nel 335. San Silvestro è considerato il “traghettatore” colui […]

SESTO FIORENTINO – Si avvicina la conclusione dell’anno e molte persone si apprestano a preparare per la notte di San Silvestro, 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno. Si dice la “notte di San Silvestro” perchè il 31 dicembre è la data della morte di Papa Silvestro, avvenuta nel 335. San Silvestro è considerato il “traghettatore” colui che accompagna le persone verso il nuovo anno. E tra la fine dell’anno e Capodanno sono molti i riti scaramantici per augurare un nuovo anno migliore di quello passato o che sta per passare. Tra i più noti c’è quello di indossare qualcosa di rosso come portafortuna per il nuovo anno, oppure come avviene in Spagna mangiare alla mezzanotte 12 chicchi d’uva. In alcuni negozi spagnoli c’è l’usanza di vendere confezioni “monodose” di chicchi d’uva. Non può mancare per augurare prosperità economica sulla tavola del Capodanno il piatto di lenticchie che, proprio per il loro aspetto schiacciato e rotondo ricordano le monete e quindi consumare lenticchie per Capodanno significa augurare soldi e prosperità.