La Novella Handmade, dai vestiti usati nascono dinosauri, stelle e balene

SESTO FIORENTINO – Ha girato mezzo mondo, da Londra all’Asia e all’Australia ma alla fine ha scelto di vivere a Sesto Fiorentino, nella casa che era stata della nonna e, una volta rimasta senza lavoro, ha ricordato di essere una creativa ed è quello che ha ricominciato a fare: creare. Questa settimana per #latuastoria raccontiamo […]

SESTO FIORENTINO – Ha girato mezzo mondo, da Londra all’Asia e all’Australia ma alla fine ha scelto di vivere a Sesto Fiorentino, nella casa che era stata della nonna e, una volta rimasta senza lavoro, ha ricordato di essere una creativa ed è quello che ha ricominciato a fare: creare. Questa settimana per #latuastoria raccontiamo l’avventura di Novella Castellani, sestese, che ha ideato una linea di giochi di tessuto per bambini (ma anche per i più grandi che sono rimasti bambini) partendo dai vestiti che non si usano più, La Novella Handmade (profilo fb https://www.facebook.com/novella.caste/ e Instagram https://www.instagram.com/lanovellahandmade/) .

Come è nata questa avventura?

Sono rimasta a casa dopo la nascita di mia figlia nel 2012 quando, terminato il periodo della maternità, ho perso il posto di lavoro in un’azienda in cui facevo l’impiegata. E allora ho ripreso in mano la mia formazione, sono diplomata dall’Istituto d’arte di Sesto, e ho provato a fare questa linea di giochi. Sono creazioni disegnate e cucite da me, riutilizzando abiti usati, soprattutto quelli dei bambini che crescono velocemente. Quello che non può essere passato ad altri bimbi, io lo recupero così. E’ un tema, quello del riciclo e riutilizzo, che mi sta particolarmente a cuore.

Che tipo di oggetti ti piace creare?

In molti casi ho preso ispirazione dai gusti di mia figlia, ad esempio il dinosauro che ricorda quello di George e Peppa Pig, poi ci sono animali come balene e coniglietti e creaturine buffe. Sono sonagli, bavagli, giochi da manipolare. Ma anche agli adulti piacciono e infatti sto pensando di farli diventare anche spille o oggetti da portare. Creo anche su commissione: qualcuno ha dei vecchi jeans da cui non si vuole separare e io allora creo un oggetto che possono ancora usare. Perché tutti si meritano una seconda chance, anche i jeans.

Che percorso hai fatto prima di mettere in pratica questa idea?

Dopo il diploma ho lavorato come decoratrice di ceramica a Calenzano, poi però – avevo poco più di venti anni – ho deciso che volevo fare delle esperienze all’estero. Ho vissuto tre anni a Londra poi insieme a un’amica abbiamo affrontato un’avventura: un viaggio in Asia zaino in spalla per circa 8 mesi e infine l’Australia, dove ho lavorato per diverso tempo. Tornata a Sesto Fiorentino pensavo di ripartire dopo poco e invece ci sono rimasta, ho sistemato la casa di nonna a Colonnata e ho capito che era quello il mio posto. Creatività e  manualità a dire il vero mi hanno sempre accompagnata, ad esempio ricordo che ho realizzato un murales per l’ostello in cui ho soggiornato. Ma è dopo aver perso il lavoro che ho deciso di scommetterci davvero. Dopo la nascita di mia figlia ho cominciato a creare delle cose per lei, poi due anni fa a Calenzano c’era l’opportunità di fare un mercato con creazioni artigianali: mi sono buttata e in una settimana ho creato la linea. E’ nata La Novella Handmade, con la quale faccio mercati di artigianato, ad esempio sono stata alla Fiera dell’Artigianato in Fortezza e lavoro anche su commissione, in questo sono molto utili, oltre al passaparola, i social network. Collaboro anche con un negozio di vestiti per infanzia di Firenze, dove si trovano tutte creazioni in maglia fatte ai ferri: le mie nuvole, balene e stelle si trovano in ottima compagnia.