La palla ovale nel cuore: il lastrigiano Niccolò Cannone ai mondiali di rugby

LASTRA A SIGNA – E’ partito un po’ di tempo fa da Lastra a Signa con un sogno: fare una meta agli All Blacks. Lo scorso anno ci è riuscito, insieme ai suoi compagni e con loro sta vivendo un altro sogno, il campionato mondiale under 20 di rugby. Niccolò Cannone, lastrigiano innamorato della palla […]

LASTRA A SIGNA – E’ partito un po’ di tempo fa da Lastra a Signa con un sogno: fare una meta agli All Blacks. Lo scorso anno ci è riuscito, insieme ai suoi compagni e con loro sta vivendo un altro sogno, il campionato mondiale under 20 di rugby. Niccolò Cannone, lastrigiano innamorato della palla ovale, è stato convocato come titolare nella nazionale italiana e sta difendendo i colori azzurri a Béziers, in Francia. Il mondiale è iniziato il 30 maggio ed è subito partito con il piede giusto per la squadra italiana, con una vittoria sulla Scozia. Questa settimana per #latuastoria raccontiamo quella di Niccolò, che dimostra come con grinta, impegno, voglia di fare squadra, si arriva ad alti livelli nello sport, rimanendo semplici.

Niccolò, hai appena venti anni, per prima cosa complimenti per il tuo percorso. Sei cresciuto a Lastra a Signa?
Sì, io sono nato a Lastra a Signa, in una casa in campagna dietro il centro commerciale Ipercoop, ho frequentato tutte le scuole a Lastra, la materna, le elementari a Castagnolo e le medie sempre qua.

Quando hai cominciato a giocare a rugby e dove?
Ho cominciato a giocare a rugby a 14 anni nel “Bombo rugby Firenze” all’Isolotto nell’under 14. Ho cominciato un po’ tardi perché prima giocavo nella Lastrigiana, ho giocato a calcio per 9 anni. Successivamente sono passato all’Accademia zonale di Prato attuale Cdfp di Prato, poi sono andato a Parma in quella nazionale.

Adesso con chi giochi?
Ora sono nel Petrarca rugby di Padova, una se non la società più importante d’Italia, diventata campione d’Italia una settimana fa. Sono molto orgoglioso di essere in questa squadra, mi sono trovato fin da subito bene e ho creduto molto nel progetto che avevano da inizio stagione. In questo anno ho avuto la fortuna di fare anche il permit Player (i giocatori promettenti che possono allenarsi con le squadre maggiori, ndr) con la Benetton Treviso, la società più importante insieme alle Zebre nel panorama internazionale.

E’ appena iniziato il mondiale Under 20 di rugby e sei titolare, che aspettative hai?
Sto facendo il mio secondo mondiale under 20 in Francia a Béziers. Ieri (il 30 maggio, ndr) abbiamo battuto la Scozia 27 a 26, una partita durissima ma che abbiamo portato a casa. Siamo reduci da un ottimo Sei nazioni che ci ha portato a vincere due partite con Galles e Scozia. Le aspettative di questo mondiale sono alte, vogliamo fare meglio dell’anno scorso e qualificarci tra le prime cinque nel mondo.

Cosa ami di più del rugby?
Del rugby amo tutto, l’ho amato fin dall’inizio, è uno sport pieno di emozioni e di stati d’animo bellissimi e, come tutti gli sport da combattimento, è lealissimo.

Stai raggiungendo dei bei risultati, che messaggi ti sentiresti di dare ai tuoi coetanei?
Ai miei coetanei vorrei dire soltanto che il lavoro porta sempre alla realizzazione di un sogno. Non serve il talento se non c’è lavoro: da piccolo sognavo di fare meta agli All Blacks e l’anno scorso questo sogno si è realizzato, soltanto grazie al lavoro individuale e di squadra.