La Piana… in Regione, Bambagioni (Pd): “Le infrastrutture servono”

FIRENZE – Come era prevedibile, il dibattito sulla Piana ieri in consiglio regionale è stato serrato. Tanti i temi da affrontare, tanti gli interventi. “La Piana – ha detto l’assessore Vincenzo Ceccarelli – non è solo infrastrutture, ma anche uno dei parchi agricoli più estesi d’Italia, con una superficie di circa 150 ettari. In coerenza […]

FIRENZE – Come era prevedibile, il dibattito sulla Piana ieri in consiglio regionale è stato serrato. Tanti i temi da affrontare, tanti gli interventi. “La Piana – ha detto l’assessore Vincenzo Ceccarelli – non è solo infrastrutture, ma anche uno dei parchi agricoli più estesi d’Italia, con una superficie di circa 150 ettari. In coerenza con il progetto Parco agricolo, entro luglio 2018 si procederà alla definizione di un accordo di programma tra Regione, Comuni beneficiari e Città metropolitana, per realizzare una rete integrata di percorsi ciclopedonali. L’obiettivo è quello di contribuire a ridurre i volumi di traffico legati agli spostamenti urbani, avvalendosi sia delle risorse Por-Fesr (Programma operativo regionale – Fondo europeo sviluppo regionale) che di fondi regionali e stanziamenti destinati alla Città metropolitana”.

Per il capo gruppo del Pd Leonardo Marras “è indispensabile che arrivi presto il nuovo accordo di programma con il nuovo esecutivo”. Poi, come alla fine del 2015, “riproporremo la nostra risoluzione dove indicheremo cosa significano gli interventi sulla Piana e in particolare sul sistema aeroportuale toscano, a motivazione del fatto che il presidente firmi l’accordo per la realizzazione dell’aeroporto di Firenze. Le posizioni del Pd non cambiano e il mondo imprenditoriale chiede di andare avanti con convinzione. Alle forze di opposizione in Toscana, ora al governo nazionale, chiedo di rivolgere al proprio ministro la domanda su cosa intenda fare del nuovo aeroporto di Firenze. Ora non c’è più da perdere tempo, ci sono i soldi stanziati, non c’è nemmeno da fare lo sforzo di sbloccarli. Questa città e questa regione hanno bisogno di essere ammodernati. Non c’è da fare molto altro, se non pretendere di andare avanti, affinché le cose vengano fatte e non vengano buttate all’aria”.

“Più che via libera’dal ministero è arrivata una bocciatura mascherata, vista la valanga di prescrizioni su prescrizioni che l’accompagnano” ha replicato Tommaso Fattori (Si-Toscana a sinistra), osservando che i Comuni interessati sono collocati in aree tra le più urbanizzate e antropizzati del paese, già oggetto delle preoccupazioni della Commissione mondiale di Sanità per la pessima qualità dell’aria”.

“Come mai quando si tratta di affrontare temi importanti non si ha il coraggio e il senso di responsabilità di dire ai cittadini che oltre ai problemi ci sarà uno sviluppo migliore?”,  si domanda Paolo Bambagioni (Pd). Il consigliere, ascoltati gli interventi dai banchi di Sì Toscana a sinistra, M5S e Gruppo Misto Tpt, augura ai colleghi di minoranza di “acquisire capacità di governo nell’affrontare i temi e di non parlare di questioni così importanti solo facendo l’elenco dei problemi. Non c’è città al mondo che non abbia tramvie, ponti e strade necessarie” dice Bambagioni, che difende il parco: “150 ettari dedicati a un parco urbano è un patrimonio inestimabile; 40 ettari di alberazione è un patrimonio enorme. Oggi mi sento particolarmente orgoglioso di fare parte del Pd regionale. Il punto vero, semmai, è che è mancata la programmazione e questo è stato il limite della sinistra per trent’anni”.

Jacopo Alberti (Lega) ricorda che si parla dell’aeroporto di Firenze almeno dal 1970: “Sono passati 48 anni, 10 legislature e c’è la solita maggioranza politica che governa la Regione, eppure siamo sempre a parlare di queste cose. Firenze a oggi non ha l’aeroporto che si meriterebbe”. In primo piano la questione delle tramvie. Alberti definisce “una vergogna la realizzazione delle linee di Firenze: avete devastato la città. Oggi leggevo sul giornale che Nardella lancerà una sorta di referendum: ritengo che debba essere fermato, se non lo fate voi politicamente lo faremo noi il prossimo anno alle elezioni a Firenze”.

“Tornate troppo spesso sui vostri passi e sono preoccupato. Abbiamo accettato una sfida, anche sconveniente, e ci siamo presi la conseguente responsabilità. Abbiamo votato la variante al Pit. Adesso non è più il momento di ripensare scelte che avete impiegato 11 anni a prendere”: parole del capo gruppo di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi. Un intervento in cui conferma posizioni passate e di “non condivisione della tramvia ma di volerla finita. Ho già visto sfumare la vostra volontà politica su Case Passerini per dei tecnicismi. Non è più il tempo di scherzare con i soldi dei cittadini. Se avete sbagliato, ditelo ai toscani”.