La scomparsa dello scrittore Luca Bandini

SESTO FIORENTINO – Aveva uno stile tutto particolare per raccontare le storie “gialle” muovendosi con padronanza tra la vicenda reale e la psicologia dei personaggi. Aveva il gusto di scavare nel profondo del cuore e dell’animo senza niente togliere alla ricerca “classica” degli indizi che disseminava nei suoi gialli e il lettore, affascinato, si immedesimava […]

SESTO FIORENTINO – Aveva uno stile tutto particolare per raccontare le storie “gialle” muovendosi con padronanza tra la vicenda reale e la psicologia dei personaggi. Aveva il gusto di scavare nel profondo del cuore e dell’animo senza niente togliere alla ricerca “classica” degli indizi che disseminava nei suoi gialli e il lettore, affascinato, si immedesimava nel suo protagonista. Luca Bandini, scrittore fiorentino, ma da anni residente con la moglie Sonia Scartabelli a Sesto, ci ha lasciato. Dopo una lunga malattia è morto sabato scorso. Avrebbe compiuto 57 anni il prossimo 30 giugno. Bandini aveva pubblicato nel 2003 il libro “In fondo al buio” e nel 2005 aveva vinto il premio Palazzo al Bosco con il romanzo inedito “Controllo assoluto” pubblicato da Marsilio. Tra i suoi romanzi gialli nel 2009 era uscito “Giallo fiorentino” e nel 2011 “Morti programmate” ambientato in un futuro prossimo. A chi come me, lettrice, ma che ho avuto anche il privilegio di conoscerlo e intervistarlo più di una volta, resteranno le pagine de suoi gialli psicologici e originali e il ricordo di quegli incontri dove Bandini non si negava al pubblico e restava sempre disponibile ad affrontare argomenti che andavano oltre la letteratura di genere. A sua moglie Sonia l’abbraccio stretto da parte mia e di tutta la redazione di Piananotizie.