La sfida si rinnova: riparte il Centro Pecci e guarda al futuro

SESTO FIORENTINO/PRATO – Era un traguardo atteso da tempo. Che si è concretizzato questa mattina di fronte a centinaia di giornalisti: la presentazione del nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci con la mostra inaugurale “La fine del mondo”. L’inaugurazione ufficiale, invece, avrà luogo domani, domenica 16 ottobre alle 11 e fino alle 23 l’ingresso […]

SESTO FIORENTINO/PRATO – Era un traguardo atteso da tempo. Che si è concretizzato questa mattina di fronte a centinaia di giornalisti: la presentazione del nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci con la mostra inaugurale “La fine del mondo”. L’inaugurazione ufficiale, invece, avrà luogo domani, domenica 16 ottobre alle 11 e fino alle 23 l’ingresso sarà libero con vari eventi che si alterneranno nell’arco della giornata. Un appuntamento, quello di stamani, che oltre al sindaco di Prato Matteo Biffoni, ha visto la presenza di Monica Barni, vice-presidente e assessore alla cultura della Regione Toscana, Irene Sanesi, presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e naturalmente Fabio Cavallucci (nella foto), direttore del Centro Pecci. “Il 16 ottobre – ha detto Biffoni – sarà ricordato come una sfida che si rinnova non solo per la città, ma anche per la Toscana e tutto il mondo dell’arte contemporanea, una sfida ambiziosa perché con la riapertura del Centro Pecci nasce una casa dell’arte a 360° con eventi costanti e coinvolgenti per un vasto pubblico, sottolineando anche che il nuovo Centro può essere portatore di innovazioni e cambiamenti anche per la vita attuale del nostro paese”. “Da parte mia – ha detto l’assessore Barni – non posso che ribadire la fiducia che la Regione ha sempre avuto sul ruolo del Centro Pecci e la disponibilità a farlo dialogare a tutti i livelli con l’obiettivo di far crescere e consolidare questo spazio non solo in Toscana ma anche con uno sguardo sul mondo”. “Il mio auspicio – ha detto il presidente della Fondazione Irene Sanesi – è che la riapertura crei “un effetto Centro Pecci” che avvicini sempre più l’opinione pubblica verso questa istituzione artistica”. Infine il direttore Fabio Cavallucci, che ha evidenziato come la nuova struttura realizzata dal’architetto Maurice Nio (che sarà presente domani all’inaugurazione ufficiale) “sia un’architettura sostenibile non solo nelle sue caratteristiche ma anche nei costi. Mentre sulla mission il Centro punterà ad avvicinare tutti non solo all’arte visiva ma anche in collegamento con le altre arti creando anche la sera momenti di aggregazione attraverso musica, teatro e cinema”. Sulla mostra “La fine del mondo” che inaugura il nuovo Pecci, Cavallucci spera “che possa far nascere nel visitatore delle esperienze e delle emozioni attraverso un percorso che riesce a coniugare passato e futuro, conflitti e passioni”.