La Società della Salute nord ovest accoglie due giovani siriani

SESTO FIORENTINO – Sono stati accolti dalla Società della Salute fiorentina nord ovest due ragazzi di 15 e 17 anni, di origine siriana, giunti in Italia dall’isola di Lesbo attraverso il corridoio umanitario aperto dalla Comunità di Sant’Egidio. I due fanno parte di un gruppo di trentaquattro persone di tredici nazionalità diverse giunte ieri a […]

SESTO FIORENTINO – Sono stati accolti dalla Società della Salute fiorentina nord ovest due ragazzi di 15 e 17 anni, di origine siriana, giunti in Italia dall’isola di Lesbo attraverso il corridoio umanitario aperto dalla Comunità di Sant’Egidio. I due fanno parte di un gruppo di trentaquattro persone di tredici nazionalità diverse giunte ieri a Fiumicino che verranno accolte nel nostro Paese secondo il modello, ormai consolidato e di successo, dei corridoi umanitari, che dal febbraio 2016 hanno permesso di giungere in sicurezza, al riparo dai trafficanti di esseri umani, oltre 3.700 persone in Italia, Francia, Belgio e Andorra.

“Abbiamo ritenuto giusto fare la nostra parte per rispondere a un dramma umanitario che da troppo tempo si consuma alle nostre porte e abbiamo dato la disponibilità a farci carico di tre ragazzi (uno dovrebbe arrivare i primi di settembre) – dichiara la presidente della Società della Salute fiorentina nord ovest Camilla Sanquerin – Il percorso che ha portato fin qui è stato possibile grazie alla collaborazione di una forte rete territoriale: comuni della Sds, Comunità di Sant’Egidio, rete dei tutori volontari della Toscana, Tribunale dei minori, Procura della Repubblica. Sappiamo che i nostri territori, i cittadini, le associazioni sono sensibili e pronti ad accoglierli perché possano costruirsi un futuro: nei prossimi mesi ci impegneremo affinché questo progetto diventi patrimonio di tutta la comunità e possa magari spingere altri territori ad accettare la sfida dell’accoglienza”.

Tutti hanno cominciato il loro percorso di integrazione già in Grecia, preparandosi alla partenza studiando l’italiano con un’insegnante della Comunità di Sant’Egidio che si è collegata quotidianamente per le lezioni di lingua on line.