CAMPI BISENZIO – E’ morto Shao Wu Chang, ribattezzato Armando, 73 anni, uno di quei personaggi che hanno contribuito a superare le tensioni causate dalla forte concentrazione di cittadini cinesi, nella frazione di San Donnino all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso. Insieme all’allora sindaco di Campi Bisenzio, Adriano Chini, e al parroco dell’epoca, don Giovanni Momigli, si è sempre speso, in prima persona, per trovare una coesione e favorire l’integrazione. Ed è proprio don Momigli a ricordarlo così: “Con la morte di Armando Chang perdo un amico, ma tutti perdiamo una persona autorevole, un personaggio chiave della vita sociale campigiana e fiorentina degli anni Novanta e non solo. Con lui viene meno anche un pezzo della vivente memoria storica di anni difficili. Si deve al suo coraggio e alla sua intraprendenza, per esempio, la nascita, nell’aprile 1992, dell’Associazione d’amicizia dei cinesi a Firenze per favorire la conoscenza e le relazioni, specialmente con le istituzioni, e l’avere creato le condizioni per unire le realtà associative cinesi fiorentine, per arginare la pericolosa deriva che poteva seguire dopo gli scontri fra un gruppo di cittadini cinesi e le forze dell’ordine, avvenuti all’Osmannoro il 29 giugno 2016. Nella mia azione di parroco di San Donnino a Campi sul fronte dell’immigrazione devo molto ad Armando. Ma penso debbano molto ad Armando Chang anche le istituzioni italiane e cinesi”.
Chang, in Italia dal 1970, aveva un piccolo laboratorio a Firenze. La sua è una storia ben diversa da tutti gli altri cinesi arrivati in quegli anni. Una storia che lo spinse a suonare il campanello della chiesa di San Donnino, proprio due mesi dopo l’arrivo di don Momigli. E in un italiano non proprio perfetto gli disse a bruciapelo: “Ho sentito che lei vuole fare qualcosa per noi cinesi e per questa situazione che si è creata. Se lei ha bisogno di me, io sono disponibile”. Per il parroco era manna dal cielo e gli sembrò un segno benevolo della Provvidenza.
“Ieri – è il ricordo di Antonio Montelatici, attuale presidente del consiglio comunale campigiano – ci ha lasciato una persona speciale, Armando Chang, la cui missione è stata l’integrazione. Ho avuto la fortuna di conoscerlo molti anni fa, grazie all’amico comune don Momigli.Da allora, é nata una sincera amicizia, basata sulla stima e sul rispetto reciproco. Ciao Armando”. La salma di Armando è esposta nella cappella della Misericordia di Pistoia da questa mattina. La Messa funebre, nella Chiesa della Misericordia di Pistoia (via del Can Bianco), sarà celebrata domenica alle 8, seguiranno alcune testimonianze prima dell’ultimo saluto al cimitero.
(Nella foto, da sinistra, don Giovanni Momigli, un rappresentate del Ministero degli esteri di Pechino con la sua interprete e Armando Chang nel 1992)