“La Toscana che vogliamo” passa anche per la Piana: se ne parla il 30 maggio a Scandicci

SCANDICCI – In vista dell’approvazione del nuovo “Programma regionale di sviluppo 2022”, arriva nella Piana fiorentina la tappa del percorso partecipativo “La Toscana che vogliamo” promosso dal gruppo consiliare del Pd: l’appuntamento è per lunedì 30 maggio alle 17.30 presso il Cinema Cabiria, in piazza Piave a Scandicci. Il programma dei lavori, coordinati dal consigliere […]

SCANDICCI – In vista dell’approvazione del nuovo “Programma regionale di sviluppo 2022”, arriva nella Piana fiorentina la tappa del percorso partecipativo “La Toscana che vogliamo” promosso dal gruppo consiliare del Pd: l’appuntamento è per lunedì 30 maggio alle 17.30 presso il Cinema Cabiria, in piazza Piave a Scandicci. Il programma dei lavori, coordinati dal consigliere regionale Pd, Fausto Merlotti, prevede l’introduzione dello stesso consigliere regionale Pd e coordinatore del percorso partecipativo, a cui seguiranno le parole di Gianni Anselmi, la relazione dell’economista, Stefano Casini Benvenuti, gli interventi di Simona Bonafè, eurodeputata e segretaria regionale del Partito Democratico, e di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.  Saranno presenti sindaci, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, associazioni del terzo settore e associazioni sportive.

“Il lavoro preparatorio per la definizione del nuovo programma regionale di sviluppo – spiega Merlotti – deve portarci a cogliere a pieno le opportunità di questa fase storica che, a differenza del passato dove prevaleva il contenimento della spesa, ci consegna risorse molto importanti. Il tutto all’interno di un disegno di rilancio e di transizione verso un’economia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, favorendo la digitalizzazione e la competitività del sistema produttivo e della PA toscana, mirando ad attestare la Toscana tra le regioni più avanzate del Paese e d’Europa. Crediamo sia fondamentale l’ascolto e una piena partecipazione delle realtà territoriali ed è per questi motivi che abbiamo pensato a un coinvolgimento diretto delle categorie economiche, sindacali e sociali del nostro territorio”.