La vendita del Castello anima il consiglio: momenti di tensione tra il consigliere Baratti (Lega) e il sindaco Prestini

CALENZANO – “I dati che le ho trasmesso sono stati quelli che mi ha inviato l’amministratore della società. Per cui se i dati che mi ha dato l’amministratore non sono corretti allora non sono corretti. Me ne scuso ed è un problema di chi mi ha fornito i dati” quasi una risposta da teatro dell’assurdo. […]

CALENZANO – “I dati che le ho trasmesso sono stati quelli che mi ha inviato l’amministratore della società. Per cui se i dati che mi ha dato l’amministratore non sono corretti allora non sono corretti. Me ne scuso ed è un problema di chi mi ha fornito i dati” quasi una risposta da teatro dell’assurdo. E invece è stata pronunciata nel consiglio comunale del 23 novembre dal sindaco Riccardo Prestini rispondendo ad una domanda del consigliere della Lega Daniele Baratti. Domanda e risposta legate alla vendita del Castello di Calenzano, anzi all’acquisto da parte del Comune di quel luogo “magico” come lo ha definito la consigliera PD Maria Arena. “C’era una volta un Castello…” ha iniziato il suo intervento Arena, anticipando quello che poi sarebbe avvenuto con le votazioni: 10 a favore della vendita (la maggioranza PD, Calenzano Futura), 1 contrario (Lega), 3 astenuti (Sinistra per Calenzano).

Ma andiamo per gradi: il sindaco Prestini ha presentato la delibera che prevede l’acquisto da parte del Comune del Castello di Calenzano Alto motivando la decisione per eliminare l’attuale canone di affitto per l’Altana, per il giardino e per i locali del Museo del figurino. Il costo, ha detto il sindaco, si aggira su 3 milioni e 250mila euro e ha giustificato la decisione di acquisto in questo momento perché, ha detto, “il Credito sportivo che si occupa di impianti sportivi ha emesso un bando sulla cultura destinato a finanziare interventi di tutela e protezione del patrimonio culturale – ha continuato Prestini – e sono stati messi a disposizioni fondi a tasso zero, ovvero senza pagare interessi, rimborsabili in 20-25 annualità il debito. E’ un acquisto dilazionato che entra a far parte del patrimonio pubblico”. I tempi per presentare la richiesta di acquisto e l’iter per ottenere il finanziamento, ha detto il sindaco, è entro dicembre. Per arrivare al prezzo è stata effettuata una perizia nel 2021.

Il consigliere della Lega, Baratti, ha fatto notare che già nel 2019 era stata fatta una perizia che fissava il valore in poco più di 2 milioni di euro. Baratti ha chiesto al sindaco il canone d’affitto pagato dal Comune alla proprietà del Castello la EdilBas srl, che a lui risultava con cifre differenti: 89mila euro poi arrivate a 107mila euro. Qui il sindaco ha ricordato che il canone è aumentato a causa dell’indicizzazione annuale. Baratti Ha poi chiesto perché le due perizie hanno dato valori così diverse e ha proposto una terza perizia.

Il dibattito in consiglio comunale si è animato e ci sono stati momenti di tensione tra il sindaco Prestini e il consigliere Baratti. Il consigliere della Lega ha chiesto al sindaco di rispondere alle domande che aveva presentato, il sindaco ha risposto che doveva ripeterle una per una e solo allora avrebbe risposto perché ha detto “sono cagionevole di testa”. E qui è nato un dialogo da teatro dell’assurdo: Baratti ha formulato la prima domanda, ma il botta e risposta è terminato e si è arrivati alla votazione.