L’affresco ritrovato. Conclusi i lavori alla Pieve San Martino

SESTO FIORENTINO – Concluso il restauro del portico e dell’affresco scoperto durante i lavori alla Pieve di San Martino. L’intervento è stato presentato alla città questo pomeriggio nella sala Pilade Biondi del Comune dai curatori del restauro, i Lions di Sesto Fiorentino, alla presenza del sindaco Sara Biagiotti. “E’ stato un lavoro importante svolto con […]

SESTO FIORENTINO – Concluso il restauro del portico e dell’affresco scoperto durante i lavori alla Pieve di San Martino. L’intervento è stato presentato alla città questo pomeriggio nella sala Pilade Biondi del Comune dai curatori del restauro, i Lions di Sesto Fiorentino, alla presenza del sindaco Sara Biagiotti.

“E’ stato un lavoro importante svolto con il contributo dei privati – ha detto il sindaco Biagiotti – ed è uno degli esempi più significativi: 250mila euro è stato il costo totale del restauro un grande contributo da parte di tutta la città. L’amministrazione in consiglio comunale ha proposto un regolamento di cittadinanza attiva per contrinuire con piccoli interventi alle necessità della città”. Il presidente dei Lions di Sesto Fiorentino, Walter Baluardi, ha ricordato che “la cultura della carità si è trasformata in cutlura della costruzione”. Il restauro della Pieve è stato fatto dai tecnici dei Lions, gratuitamente. “Il lavoro – ha detto Baluardi – è stato programmato con tecnologie avanzate e in collaborazione con la Soprintendenza”. Durante l’intervento di risistemazione della facciata, nello scorso anno, è stato scoperto un affresco. A quel punto i Lions hanno deciso di proseguire l’opera di restauro incorporando anche l’affresco.

“E’ stato un lavoro corale – ha detto Cristina Gnomi Mavarelli – complesso e inaspettato dal quale è emerso un frammento di pittura databile alla metà del 400. L’affresco recuperato è stato quello nella parte alta con un lavoro di bisturi e cottonfioc per la ripulitura”. La parte bassa è risutlata compromessa poichè era coperta dal loggiato dal 1600. Secondo quanto accertato dai tecnici e dai restauratori il frammento, sul quale compare una data “die 28” farebbe pensare ad un ciclo realizzato da un aiutante di Benozzo Gozzoli. Dopo secolo nascosto, grazie a questo intervento di sistemazione delle pareti della Pieve, l’affresco è tornato visibile ai sestesi.

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