CAMPI BISENZIO – Chi non ci sta, non tanto – o non solo – sui concetti, ma sul fatto che Fratelli d’Italia abbia utilizzato la sala consiliare per parlare dell’alluvione e di tutto quello che ne è conseguito, è il Partito Democratico campigiano: “È inaccettabile che la sala consiliare di Campi Bisenzio venga concessa a Fratelli d’Italia per un evento di propaganda politica, – scrivono in un post su Facebook – mentre ad altre forze politiche è stato negato l’utilizzo dello stesso spazio con la motivazione che debba essere riservato esclusivamente a eventi di interesse pubblico e non a eventi politici”. Chiaro il riferimento al recente congresso per l’elezione del segretario, inizialmente previsto in sala consiliare e poi spostato al circolo Rinascita. “Questa evidente disparità di trattamento è un grave abuso della funzione istituzionale e solleva seri dubbi sulla trasparenza e sull’imparzialità dell’amministrazione comunale. Gli spazi pubblici appartengono alla collettività e devono essere gestiti con equità, nel rispetto delle regole e senza favoritismi di parte. Chiediamo al presidente del consiglio comunale, diretto responsabile della concessione di tali spazi, di fornire immediati chiarimenti e di ristabilire la correttezza nella gestione dei luoghi istituzionali. Non è accettabile che la casa di tutti i cittadini venga strumentalizzata per interessi di una singola parte politica. Campi Bisenzio merita istituzioni trasparenti, credibili e rispettose dei principi democratici. La fiducia dei cittadini non può essere tradita da atteggiamenti che sanno di favoritismo politico”.
“Non ho violato il regolamento e non ho fatto alcuna disparità, – questa la replica del presidente del consiglio comunale, Antonio Montelatici – e c’è un altro aspetto da mettere in risalto, ovvero che quella che si è svolta in sala consiliare è stata una conferenza stampa, un’iniziativa di interesse pubblico, come dimostrano i tanti cittadini presenti, in rappresentanza di tutte le forze politiche. Così come non è vero che non ho concesso al Pd la sala consiliare per un’iniziativa politica, loro qui volevano fare il congresso per l’elezione del segretario e, quindi, si parla di un appuntamento aperto solo agli iscritti e non di carattere pubblico come invece il regolamento prevede”