“L’arte che sta a cuore”: un nuovo progetto finanziato dall’Unione Europea per “premiare” la creatività. Fra i protagonisti anche Spazio Reale

FIRENZE – Il programma europeo Erasmus Plus ha lanciato lo scorso ottobre due call straordinarie per sostenere i settori dell’istruzione, della cultura e della creatività davanti alle sfide poste dall’emergenza sanitaria. Call che finanziavano due tipologie di partenariati strategici: una per l’istruzione digitale e una per la creatività. Dei 110 progetti ricevuti dall’agenzia nazionale Indire, […]

FIRENZE – Il programma europeo Erasmus Plus ha lanciato lo scorso ottobre due call straordinarie per sostenere i settori dell’istruzione, della cultura e della creatività davanti alle sfide poste dall’emergenza sanitaria. Call che finanziavano due tipologie di partenariati strategici: una per l’istruzione digitale e una per la creatività. Dei 110 progetti ricevuti dall’agenzia nazionale Indire, quelli approvati sono 15 e tra questi, settimo in graduatoria con un punteggio di 93/100, c’è quello capitanato dall’associazione Atelier degli Artigianelli, prestigiosa realtà che ha sede nell’Oltrarno fiorentino, nei locali dell’Istituto Pio X degli Artigianelli, nata nel 2010 con la finalità di diffondere il saper fare legato alla lavorazione e conservazione del materiale cartaceo, attraverso corsi, laboratori e incontri per la direzione artistica e tecnica di Beatrice Cuniberti e Paola Lucchesi.

“L’associazione – spiega il presidente Giovanni Fossi – è da sempre sostenuta da Fondazione CR Firenze che con il suo soggetto strumentale OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte si occupa delle tematiche afferenti ai mestieri artigianali e della tradizione e collabora con l’Atelier fin dai suoi inizi. Siamo molto soddisfatti di questo successo europeo perché ancora una volta e soprattutto in questo particolare contesto di difficoltà, si conferma vincente la collaborazione fra partner che da sempre hanno come priorità quella di trasferire competenze per promuovere la conoscenza dei mestieri d’arte”.

Partner fondamentali del progetto sono infatti LAO Le Arti Orafe, fondata nel 1985 da Giò Carbone, la prima scuola italiana dedicata allo studio dell’oreficeria ed unanimemente riconosciuta come una delle più prestigiose scuole europee, e la Fondazione Spazio Reale, che può vantare una consolidata esperienza nella progettazione degli Erasmus plus. Il progetto, dal titolo “Art@Heart– Social Handcraft Experience”, vede la collaborazione anche di due partner stranieri: la scuola di arte spagnola Escuela de Arte 3 e la scuola lettone di musica, arte e design Liepajas Muzikas, makslas un dizaina vidusskola, oltre al sostegno di Arti 21, centro di formazione per la moda e società di servizi per le aziende e i professionisti del settore, della cooperativa Sociale Il Sicomoro e dell’associazione Progetto Sant’Agostino, che si occupano di adulti in difficoltà.Il progetto ha avuto inoltre un cofinanziamento europeo di 225.620 euro e si svilupperà nell’arco di un biennio. È rivolto ad adulti, con particolare attenzione a quelli con disagio socio-economico, e ha lo scopo di migliorare lo sviluppo di abilità e competenze che rafforzano la creatività, promuovere la qualità, l’innovazione e sostenere il potenziale creativo degli adulti, contribuendo in tal modo alla ripresa dei settori culturali e creativi.

Fra gli obiettivi, quello di rafforzare l’inclusione sociale attraverso le arti, promuovendo approcci innovativi basati sul dialogo interculturale e partecipativo che colleghino l’educazione, la formazione e le organizzazioni dei settori culturali e creativi. In che modo? Con la stesura di linee guida per la progettazione di opportunità di apprendimento non formale in presenza e a distanza in tema di artigianato artistico; due laboratori di sartoria e modellistica e due su carta e restauro, organizzati da Atelier degli Artigianelli in collaborazione con Arti 21; due laboratori di CAD e due di oreficeria, organizzati da LAO; due laboratori di gioielli simbolici con materiali di riuso della Escuela de Arte 3; due laboratori di oreficeria con materiali di riuso della scuola di arte lettone; la creazione di un modulo di formazione a distanza dedicato all’autoimprenditorialità, multilingue e un webinar incentrato sullo sviluppo di competenze chiave e rafforzamento di mezzi digitali di Fondazione Spazio Reale. Ogni laboratorio prevede la partecipazione di almeno 10 adulti e il numero dei beneficiari finali potrebbe arrivare a più di cento partecipanti.