Lavoratori nei Centri accoglienza migranti, la Fp Cgil chiede trasparenza ai gestori

FIRENZE – Operatori legali, educatori, addetti al portierato: sono i lavoratori nei Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas) e nei servizi per richiedenti asilo e rifugiati. Sono, si stima, oltre 300 persone nel fiorentino. Una quindicina di loro, spiega il sindacato, si sono presentati dalla Fp Cgil per fare segnalazioni su forme contrattuali improprie, non corretti […]

FIRENZE – Operatori legali, educatori, addetti al portierato: sono i lavoratori nei Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas) e nei servizi per richiedenti asilo e rifugiati. Sono, si stima, oltre 300 persone nel fiorentino. Una quindicina di loro, spiega il sindacato, si sono presentati dalla Fp Cgil per fare segnalazioni su forme contrattuali improprie, non corretti inquadramenti professionali, non rispetto dei turni, straordinari non pagati, sicurezza sul lavoro carente (la Fp Cgil si sta già muovendo nelle opportune sedi). Tutti temi che prevedono l’obbligo contrattuale del confronto con il sindacato.
I Cas nel fiorentino gestiscono questi servizi per l’80% (il resto lo fa il circuito Sprar). Nel territorio della Città metropolitana di Firenze sono stati accolti, all’interno dei Cas nell’anno 2017, 2.870 migranti (con una permanenza media di due anni). La gestione di queste strutture viene affidata, tramite bandi e affidamenti diretti fatti dalla Prefettura di Firenze, al privato sociale: nel fiorentino si tratta di 26 soggetti gestori che vanno da piccole associazioni o cooperative a grandi consorzi di cooperative o Ong che operano anche in ambito internazionale. Per la gestione di queste strutture nel 2017 nella provincia di Firenze sono stati spesi oltre 30 milioni di euro.

La Fp Cgil vuole raccontare e far luce su questo mondo che vede impiegate centinaia di persone nella provincia di Firenze, e per farlo ha scritto ai 26 gestori per chiedere loro informazioni sul rispetto dell’applicazione delle norme contrattuali e avviare un confronto con gli stessi. A oggi, spiega la Cgil, ha risposto solo l’8% di loro, cioè gli stessi soggetti con i quali già usualmente il sindacato ha una dialettica sindacale. La sigla chiede quindi trasparenza da parte dei gestori.
La Fp Cgil ritiene “il livello di accoglienza dei migranti nei Cas fiorentini basso in proporzione alle risorse, e che l’accoglienza si debba fare e fare perbene, nell’interesse di chi nei centri lavora o è accolto”. E la Fp Cgil si domanda, quindi: “quale integrazione e accoglienza si possono avere in mente se si violano le stesse norme contrattuali di chi lavora quotidianamente al fianco dei migranti?”. La Fp Cgil invita i lavoratori e le lavoratrici dell’accoglienza a contattarla e rilancia la proposta fatta come Cgil nell’iniziativa “Metropolitiamo”: un Osservatorio indipendente promosso dalla Città Metropolitana che possa verificare e incentivare le buone prassi e che sia d’impulso ai Comuni, che spesso non hanno le competenze specifiche per esercitare in pieno questo ruolo. Infatti, sostiene sempre la Cgil, i Comuni devono essere in condizione di esercitare un’azione di Governance sull’immigrazione, assumendo un ruolo di guida anche rispetto al privato sociale. L’Osservatorio potrebbe essere composto dai referenti dei Comuni e della città Metropolitana e da esponenti di organizzazioni indipendenti con una vocazione inerente a questi temi.