Le donne del centro-destra a difesa della Quercioli: “Basta sessismo”

CAMPI BISENZIO – A difesa di Maria Serena Quercioli, candidata sindaco per il centro-destra e la lista civica Liberi di cambiare. Lo fanno alcune delle donne della coalizione che la sostengono e delle istituzioni. “Ieri abbiamo dovuto assistere al solito triste maschilismo degli uomini quando il candidato sindaco Fossi ha definito debole Maria Serena Quercioli. […]

CAMPI BISENZIO – A difesa di Maria Serena Quercioli, candidata sindaco per il centro-destra e la lista civica Liberi di cambiare. Lo fanno alcune delle donne della coalizione che la sostengono e delle istituzioni. “Ieri abbiamo dovuto assistere al solito triste maschilismo degli uomini quando il candidato sindaco Fossi ha definito debole Maria Serena Quercioli. La realtà è che di fronte a una donna forte, qualunque uomo subisce. Ne subisce il fascino, ne subisce il potere, soprattutto ne subisce la personalità e l’autonomia”. Intervengono così, Michela Barsottini, responsabile Azzurro Donna Campi Bisenzio, e Franca Innocenti Barocchi, responsabile provinciale Azzurro Donna, facendo riemergere la questione sul sesso debole in politica. “Per quanto riguarda l’ambito politico, oggi non possiamo più accettare che si impedisca, si ostacoli o si renda particolarmente accidentato il percorso della disponibilità femminile in ogni ambito della convivenza umana. Le donne in politica, oltre alle proprie competenze e alla propria esperienza, mettono in campo alcune ‘doti’ tipicamente femminili, che in una società più inclusiva come quella attuale portano un autentico valore aggiunto al tradizionale modello di comando: Collaborazione, flessibilità, mediazione, ascolto. Tutte doti, tra l’altro, adatte per innescare cambiamento e innovazione anche e soprattutto a Campi Bisenzio”. Da parte loro le candidate leghiste Susi Mazzieri, Vanessa Fiaschi e Claudia Camilletti aggiungono: “Definire Maria Serena Quercioli come una donna debole per il solo fatto che parteciperà al ballottaggio, è un attacco sessista rivolto anche ai campigiani che le hanno dato fiducia politica per essere rappresentati da lei. Vorremmo ricordarle, caro sindaco, che noi donne abbiamo un compito nella società fondamentale che è educare i nostri figli nel rispetto verso proprio quelle donne che ancora oggi subiscono violenze e soprusi. Il fatto di essere una donna anzi una donna giornalista che ha quindi avuto la possibilità di osservare Campi da un’altra prospettiva, più profonda e anche con più sensibilità (visto il contatto diretto con i suoi abitanti e le loro tristi realtà) non fa di lei una persona più debole, ma la rende più forte nel confronto con gli altri. Là dove regna l’intelligenza fatta donna imperversa la paura di una possibile sconfitta”.
“Quercioli indebolita? Personalmente trovo straordinario il risultato di Campi Bisenzio. Il centro-destra ha guadagnato quasi 3.000 voti e il Pd ne ha persi oltre 3,000. Siamo abituati, da parte loro, a vedere mistificata la realtà ma quando è troppo è troppo. Allo stesso modo, accusare di inesperienza Maria Serena Quercioli è quantomeno un atto di arroganza politica. Vogliamo ricordare al candidato sindaco Emiliano Fossi che questa arroganza il Pd l’ha pagata cara in tanti casi, uno su tutti Cascina quando il sindaco uscente definì “ragazzetta” l’attuale sindaco Susanna Ceccardi” conclude il capo gruppo in Regione Elisa Montemagni. “Maria Serena Quercioli eterodiretta da altri? Ecco il solito sessismo di bassa fattura: dato che sei donna – dichiara Caterina Coralli di Fratelli d’Italia, vice presidente della commissione regionale delle pari opportunità della Toscana – non devi avere capacità decisionale e rappresentative della coalizione o non devi essere capace di fare il sindaco. Vorrei sapere se il sindaco Fossi avrebbe usato le medesime parole se il suo sfidante fosse stato un uomo. Una inaccettabile provocazione di chi, evidentemente in difficoltà, pecca in contenuti programmatici per la città. Piuttosto, quello debole oggi appare essere lui dato che la maggioranza dei cittadini campigiani ha indicato di voler cambiare rotta e di non avere più fiducia nella sua amministrazione”.