Le opere in legno di Roberto Carnesecchi

CALENZANO – Chi negli ultimi anni si è troato a percorrere via di Baroncoli salendo da Calenzano verso il borgo di Morello, non ha potuto fare a meno di notare le sue opere. Ad un’ansa della strada, statue di persone, auto e treni a grandezza naturale, un carro, l’arca di noè, un carrarmato, una taverna […]

CALENZANO – Chi negli ultimi anni si è troato a percorrere via di Baroncoli salendo da Calenzano verso il borgo di Morello, non ha potuto fare a meno di notare le sue opere. Ad un’ansa della strada, statue di persone, auto e treni a grandezza naturale, un carro, l’arca di noè, un carrarmato, una taverna (del corvo), additittura un carrarmato e un elicottero. E tante, tante motociclette; tutto in legno, tutto fatto a mano. Per trovare l’autore, basta chiedere al casolare vicino: è lui, il proprietario, Roberto Carnesecchi, pensionato originario di Sesto Fiorentino. Dopo che, cinque anni fa, ha chiuso a sua attività (una piccola fabbrica di ceramica) WP_001775è venuto ad abitare qui assieme alla moglie, per occuparsi degli ulivi. “Sono più di mille piante – raconta – con gli scarti creo le statuette piccole e quelle grandi lungo la strada. Purtroppo alcune si sono rovinate per le intemperie, quando avrò tempo dovr rifare parte del treno e delle auto”. Le sculture, nell’insieme, danno un’idea un pò misteriosa, ma secondo Carnesecchi ognuna ha un suo significato. “La finestra, ad esempio-dice- è un invito per il passante a fermarsi e guardare il panorama”. Poi c’è il treno con la “stazione di baroncoli”, la biglietteria e la torre. E, sia in casa che tra le sculture nel campo, omaggi alla Fiorentina di cui non c’è modo dubitare. F.G.