Lega e FdI “Quella della vendita del Castello è una vicenda poco chiara”

CALENZANO – “Quella della vendita del Castello di Calenzano è una vicenda poco chiara e per questo ci rivolgeremo alla Corte dei Conti presentando un esposto”: lo affermano i consiglieri della Lega Daniele Baratti e Alessandro Andreotti e di Fratelli d’Italia Americo D’Elia che, per affrontare l’argomento, oggi hanno indetto una conferenza stampa dopo che […]

CALENZANO – “Quella della vendita del Castello di Calenzano è una vicenda poco chiara e per questo ci rivolgeremo alla Corte dei Conti presentando un esposto”: lo affermano i consiglieri della Lega Daniele Baratti e Alessandro Andreotti e di Fratelli d’Italia Americo D’Elia che, per affrontare l’argomento, oggi hanno indetto una conferenza stampa dopo che era già stato affrontato nel corso dell’ultimo consiglio comunale.

“Tanti i punti da chiarire, – spiegano i consiglieri di Lega e FdI – a partire dal valore dell’immobile che nella prima perizia del 2019 era fissato a 2.394.000 euro, mentre nel 2021 una nuova perizia richiesta dal Comune ha attestato il costo a 3.250.000 euro. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, inoltre, abbiamo saputo che l’acquisto avverrà non prima del giugno 2023 e non oltre il gennaio 2024. E alla domanda su come è stato motivato questo spostamento di acquisto, il sindaco Prestini ha saputo dire solamente che è il privato ad avere deciso così. In questo periodo comunque si continuerà a pagare l’affitto così il Comune pagherà sia il mutuo che l’affitto”. Affitto, che, dicono i consiglieri, “è aumentato durante la pandemia”.

“Ci riserviamo quindi – dicono Baratti e D’Elia – di informare gli organi competenti sia sulle perizie che sugli atti legati al Castello”. Sì, perché i consiglieri di Lega e FdI vorrebbero avere chiarimenti anche sul costo delle perizie inerenti l’immobile: “Il costo della prima perizia non giurata – dicono i consiglieri – è stato di 7mila euro, mentre la seconda perizia giurata è costata 3mila euro”. “E poi una curiosità – concludono i consiglieri – ogni volta che si è parlato del Castello, luogo destinato soprattutto alla cultura, l’assessore alla cultura non ha mai preso la parola e in alcuni casi è stata anche assente…”.