Lega Sesto “Sull’Islam la consigliera Conti ha una posizione errata”

SESTO FIORENTINO – “Posizione errata, approccio sbagliato”: è questo il giudizio della Lega di Sesto Fiorentino che risponde alla consigliera di Sinistra Italiana Cristina Conti in merito alle dichiarazioni rilasciate sulla Moschea. “La posizione della consigliera Conti di Sinistra Italiana – si legge nella nota della Lega – non è semplicemente errata, essa bensì rappresenta […]

SESTO FIORENTINO – “Posizione errata, approccio sbagliato”: è questo il giudizio della Lega di Sesto Fiorentino che risponde alla consigliera di Sinistra Italiana Cristina Conti in merito alle dichiarazioni rilasciate sulla Moschea. “La posizione della consigliera Conti di Sinistra Italiana – si legge nella nota della Lega – non è semplicemente errata, essa bensì rappresenta soprattutto una chiara dimostrazione dell’approccio sbagliato con il quale la Sinistra si approccia al problema dei rapporti con il mondo musulmano ed i valori che la società islamica cerca di innestare nella nostra cultura, con le grandi differenze e le palesi inconciliabilità del mondo islamico con quello occidentale. Ci troviamo davanti all’ennesimo discorso buonista che continua a svilupparsi con tematiche che non c’entrano assolutamente niente con il problema della costruzione di moschee. Soprattutto continua a sbagliare svinando sulla questione delle coppie di fatto, viene da chiedersi quanti diritti abbiano le coppie di fatto in specie omosessuali nei paesi islamici?”. “Si continua a richiedere la tolleranza – dice il segretario cittadino della Lega della Piana Fiorentina Filippo La Grassa – per una regione che non ho sottoscritto alcun protocollo d’intesa con lo stato italiano, dunque è fuori dalle tutele che l’articolo 8 riserva alle confessioni diverse da quella cattolica” . “La consigliera – conclude il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni – continua a riempirsi la bocca con i loro presunti diritti, quando non c’è alcuna reciprocità, quando vengono calpestati tutti i diritti delle comunità Cristiane nei paesi musulmani, proprio quando il concetto di laicità dello Stato è violentemente rifiutato ed osteggiato praticamente in tutti i paesi islamici. Senza considerare che  i paesi che spesso finanziano la costruzione di mosche sono quelli dove sono anche palesemente calpestati i diritti di tutte le altre confessioni. Basti pensare all’Arabia Saudita, al Qatar e al loro atteggiamento verso i diritti individuali, civili e politici”.