Legalità e trasparenza, Libera chiede ai candidati di aderire a 5 proposte

SESTO FIORENTINO – Un documenti in cinque punti che il presidio di Sesto Fiorentino di “Libera” chiede di accogliere ai cinque candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno. L’associazione, impegnata nella lotta alle mafie, invita tutti i candidati a impegnarsi per la promozione della legalità e trasparenza sul territorio. Al primo punto, il presidio […]

SESTO FIORENTINO – Un documenti in cinque punti che il presidio di Sesto Fiorentino di “Libera” chiede di accogliere ai cinque candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno. L’associazione, impegnata nella lotta alle mafie, invita tutti i candidati a impegnarsi per la promozione della legalità e trasparenza sul territorio.

Al primo punto, il presidio “Silvia Ruotolo” propone ai candidati di impegnarsi a pubblicare sul proprio sito web curriculum vitae, situazione patrimoniale, eventuali carichi pendenti o condanne e possibili conflitti di interesse.

Al secondo punto l’attenzione da porre sulla questione delle grandi opere. “Non spetta a Libera pronunciarsi in modo favorevole o contrario alla loro costruzione, in quanto associazione apartitica e in dialogo con tutte le forze politiche. Quello che ci compete ed è nostro dovere è piuttosto mantenere uno stato di allerta elevato su temi così impattanti sul nostro territorio”. L’associazione chiede dunque ai futuri amministratori di farsi promotori presso le sedi regionali dell’attuazione concreta della della legge regionale 46/2013 in materia di “Dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”: “la cittadinanza deve essere messa in grado – si legge nel documento di Libera – di sapere quali sono i costi e le criticità e deve poter partecipare attivamente alla vita decisionale del proprio territorio”. E se si dovesse procedere alla costruzione di una grande opera, si dovrebbe decidere, prosegue Libera, di “vincolare l’intero ciclo degli appalti a un ‘Patto d’integrità’, ossia uno strumento di soft law volto a graantire clausole aggiuntive di trasparenza e un ruolo riconosciuto di ‘monitor civici’, ossia i cittadini, nell’esercizio del controllo diffuso”.

Quanto al welfar e al sociale, il presidio sestese di Libera chiede alla futura amministrazione di impegnarsi a rinnovare ogni anno il bando per prevenire gli sfratti per morosità incolpevole e di incentivare i proprietari degli immobil isfitti a metterli a disposizione a canoni agevolati alle fasce più povere. Altro impegno quello della lotta alle dipendenze dal gioco: si chiede agli amministratori di creare un tavolo interistituzionale tra gli enti pubblici che si occupano del controllo e della cura del fenomeno (assessorati, Sert, polizia municipale) e le associazioni, come Libera, che vogliono lavorare su questo ambito per monitorare il fenomeno ed elaborare strategie per contrastarlo.

Ultimo punto: “le mafie temono più la scuola che la giustizia”. “Auspichiamo che la futura amministrazione continui – si legge nel documento – a impegnarsi sul fronte dell’educazione alla legalità democratica per le nuove generazioni, Chiediamo quindi ai futuri amministratori della nostra città di incentivare campi di lavoro sui beni confiscati alla criminalità organizzata, promuovendo viaggi di istruzione nei luoghi e nelle realtà che testimoniano la lotta alle mafie”.