Legge di stabilità: gazebo di Pd, SI, Ecolò e PerSesto

SESTO FIORENTINO – “Come forze di maggioranza, esprimiamo una forte preoccupazione in merito ai provvedimenti assunti dal governo contenuti nella Legge di stabilità 2023. Una legge sbagliata, che penalizza chi è in difficoltà piuttosto che lavorare per rafforzare la coesione sociale e per una crescita sostenibile”. Lo affermano in una nota i gruppi di maggioranza […]

SESTO FIORENTINO – “Come forze di maggioranza, esprimiamo una forte preoccupazione in merito ai provvedimenti assunti dal governo contenuti nella Legge di stabilità 2023. Una legge sbagliata, che penalizza chi è in difficoltà piuttosto che lavorare per rafforzare la coesione sociale e per una crescita sostenibile”. Lo affermano in una nota i gruppi di maggioranza del Consiglio (Giacomo Trallori del Partito Democratico, Andrea Guarducci di Per Sesto, Irene Falchini di Sinistra Italiana e Stefano Martella di Ecolò). Sull’argomento sabato 4 marzo i quattro gruppi hanno organizzato un banchino in via Cavallotti.

“Come se due anni di pandemia non fossero passati, con il conseguente impoverimento di famiglie e imprese, l’attuale governo ha ben pensato di prevedere una serie di aiuti per “premiare” il suo elettorato storico, ammiccando ai furbi e ai ricchi e disinteressandosi di chi con fatica arriva a fine mese. – prosegue la nota – Si sono dichiarati difensori delle famiglie, ma poi hanno ben pensato di cancellare il Fondo affitti che a tante famiglie aveva permesso di poter accedere ad una degna abitazione. Solo nella “nostra” Sesto fiorentino, questa misura priverà circa 250 nuclei familiari di oltre 200.000 euro. È stato creato un “bonus asilo”, ma contemporaneamente non sono stati previsti adeguati trasferimenti per i servizi erogati dai Comuni. E, quindi, il cosiddetto bonus servirà solo a pagare in parte ciò che dovrebbe essere un diritto garantito alla popolazione: usufruire di servizi essenziali, pubblici e accessibili contribuendovi in base alla capacità di reddito. È stata introdotta una Flat Tax, dimenticandosi che il principio della progressività garantisce la tenuta del nostro stato sociale”.

“E quindi – concludono – chi ha delle entrate più modeste, pagherà più di chi gode di redditi elevati. Sono stati reintrodotti condoni fiscali, mascherati con diciture ammiccanti come “pace fiscale”. Ma questa “pace” penalizza i contribuenti onesti, premiando gli evasori e chi non ha contribuito alle spese per la collettività. Si è invece “dichiarato guerra” a chi è in difficoltà. Invece di riformare il Reddito di cittadinanza, che innegabilmente ha aiutato tanti cittadini a non scivolare sotto la soglia di povertà, e di rafforzare la parte relativa all’inserimento lavorativo, si è preferito individuare un “nemico”: chi ha avuto una difficoltà, chi sta attraversando un momento problematico, chi è giovane e si affaccia ad un complicato mercato del lavoro. Nemmeno un euro poi per rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale. Dalla peggior crisi sanitaria del dopoguerra pare non abbiano imparato nulla. E medici, infermieri, personale sanitario sono tornati a rappresentare un costo da tagliare, anziché una risorsa a garanzia della salute di tutte e tutti noi. Ci aspettavamo francamente qualcosa di meglio da chi si professava “difensore degli italiani”.  Solo nello scorso anno, a Sesto Fiorentino abbiamo istituito un contributo affitti per euro 250mila; abbiano stanziato contributi per sostenere realtà sportive, culturali e sociali per euro per oltre 20mila euro; abbiamo contribuito a contrastare il “caro energia” agevolando con 400mila 770 famiglie in base a loro Isee. Dove la sinistra governa, la differenza c’è e si vede”.