SESTO FIORENTINO – La donna è molto più propensa allo screening rispetto all’uomo. E’ emerso nel congresso macroregionale della Società Italiana di Andrologia, dal titolo “L’etica in andrologia”, che si è tenuto oggi a Villa Donatello, a cui hanno partecipato esperti provenienti dalla Toscana, Liguria e Umbria. Il congresso è stato aperto da Maurizio Faggioni, ordinario di Teologia e Bioetica all’Università Pontificia di Roma, introdotto da Vincenzo Orlando, presidente del congresso, organizzato da Nicola Mondaini, Associato all’Università Magna Graecia di Catanzaro e che svolge attività clinica proprio a Villa Donatello.
“Per la prima volta – ha detto Mondaini – si parla di etica in un congresso di andrologia. Ci siamo posti la domanda se l’andrologo, nel momento in cui visita, prescrive medicinali o esegue interventi chirurgici si ponga davvero delle domande etiche, considerata l’importanza dell’argomento che va a trattare, che può essere la sessualità o la fertilità dell’individuo”. Nel corso di una tavola rotonda sulla prevenzione del tumore della prostata in confronto con quello del tumore alla mammella, è stato evidenziato come la donna sia molto più propensa alle campagne di screening rispetto all’uomo. Sull’argomento è intervenuta anche Eleonora Frescobaldi, presidente di Corri la Vita, l’associazione che da oltre 20 anni promuove la prevenzione della salute femminile.