Lettera aperta del direttore dei Gigli al Presidente Enrico Rossi su commercio e liberalizzazioni

CAMPI BISENZIO (Firenze) – A seguito delle recenti affermazioni del Presidente Enrico Rossi sulle aperture nel “commercio” il direttore del centro commerciale I GIGLI gli ha inviato la seguente lettera aperta.  Egregio Signor Presidente, nutriamo un profondo rispetto per le Istituzioni e in questi 15 anni di attività sul territorio ne abbiamo dato più volte […]

CAMPI BISENZIO (Firenze) – A seguito delle recenti affermazioni del Presidente Enrico Rossi sulle aperture nel “commercio” il direttore del centro commerciale I GIGLI gli ha inviato la seguente lettera aperta.

 Egregio Signor Presidente,

nutriamo un profondo rispetto per le Istituzioni e in questi 15 anni di attività sul territorio ne abbiamo dato più volte evidente dimostrazione.

Così come rispettiamo la sua posizione circa le aperture domenicali delle attività commerciali. E il nostro rispetto si è concretizzato anche domenica 7 ottobre quando abbiamo accolto la manifestazione di circa duecento cittadini che contestavano il decreto sulle liberalizzazioni.

Tuttavia reputiamo limitativo e generico parlare di negozi deserti, mancati aumenti delle vendite e delle assunzioni. Riassumere in maniera demagogica in una frase tutto l’operato della Gdo in Toscana non è corretto, visto che senza le domeniche di apertura, quest’anno, I Gigli avrebbero rischiato risultati negativi; uno scenario che sarebbe probabilmente costato il posto di lavoro ad alcune centinaia degli attuali 1800 dipendenti dei 134 punti vendita.

I giorni festivi di apertura in più hanno creato nuovi posti di lavoro, specialmente nei fine settimana. Certo non si tratta di contratti di lavoro a tempo indeterminato, ma sempre di lavoro si tratta, qualcosa in più rispetto a chi è costretto a restare a casa in cerca di un impiego.

Non ha senso chiedere la chiusura nel giorno in cui la maggior parte delle persone gode del proprio tempo libero. La società e le abitudini dei cittadini sono cambiate profondamente negli ultimi anni, il commercio non poteva non subire mutazioni e ora non possiamo pretendere di rimanere indietro di decenni.

Forse la soluzione non è proibire le aperture durante le domeniche e le festività, ma lavorare affinché tutti i lavoratori possano godere di contratti e diritti che li tutelino realmente, anche a fronte di un riconoscimento economico più cospicuo rispetto all’attuale. Questa è la direzione da intraprendere, affinché il lavoro domenicale e festivo non sia più tabù.

Ci siamo mossi fin da aprile di quest’anno, per invitarla come ospite speciale a Job Zone, nella giornata conclusiva di domenica scorsa, per farle toccare con mano quella che è una delle maggiori realtà per numero di dipendenti in Toscana, ricevendo solo risposte elusive. Sarebbe stato bello averla con noi il 7 ottobre, anche nel rispetto di quei 200 che hanno manifestato, di quei 5mila che si sono presentati alla kermesse di Corte Lunga in cerca di lavoro e dei 65mila cittadini toscani che hanno scelto I Gigli per la loro domenica.

Con immutata stima

Yashar Deljoye Sabeti

Direttore del centro commerciale I Gigli