Liberazione, la prima volta del sindaco Tagliaferri: “Impegniamoci sempre a difendere la memoria per costruire il futuro”

CAMPI BISENZIO – E’ stata una lunga mattinata nel segno della liberazione quella di oggi, 2 settembre, a Campi Bisenzio. Perché la giornata si concluderà questa sera (alle 20) con una cena al circolo Rinascita mentre ieri c’è stato un concerto in piazza Aldo Moro che ha dato il via ai tre giorni voluti da […]

CAMPI BISENZIO – E’ stata una lunga mattinata nel segno della liberazione quella di oggi, 2 settembre, a Campi Bisenzio. Perché la giornata si concluderà questa sera (alle 20) con una cena al circolo Rinascita mentre ieri c’è stato un concerto in piazza Aldo Moro che ha dato il via ai tre giorni voluti da amministrazione comunale e Anpi e che si concluderanno domani con la 72° edizione della Coppa Lanciotto Ballerini di ciclismo e, nel pomeriggio, con la visita alla sede provvisoria della stessa Anpi. La prima festa della liberazione da sindaco per Andrea Tagliaferri che, accompagnato dalla giunta al completo, si è presentato puntuale a Capalle, in piazza Palagione, dove sono iniziati i vari momenti di omaggio ai caduti del territorio di Campi Bisenzio. Fino ad arrivare in piazza della Resistenza dove invece si è tenuta la cerimonia istituzionale alla presenza dei gonfaloni degli altri Comuni della Piana e del Comune di Firenze. “Il 2 settembre è la festa più bella. Buona festa della liberazione a tutti i cittadini di Campi Bisenzio”, ha scritto sulla propria pagina Facebook, mentre di fronte a cittadini e amministratori (insieme a lui, fra gli altri, anche il presidente del consiglio comunale Antonio Montelatici, il parroco della Pieve di Campi Bisenzio, don Marco Fagotti, e il comandante della Polizia municipale, Francesco Frutti e il sottofondo musicale della Filarmonica Michelangiolo Paoli) ha voluto ribadire alcuni concetti fondamentali relativi alla giornata odierna, ovvero che “è fondamentale impegnarsi a mantenere sempre viva la memoria. Lo dobbiamo a Lanciotto Ballerini, Tosca Fiesoli, Luciano Martelli e a tutti coloro che hanno perso la vita per difendere la nostra libertà”.

(Fotografie Roberto Vicario)